Palermo, la chiesa di Sant’Espedito accoglie don Sarullo e saluta padre Magro – VIDEO

Sarullo

Da un lato entusiasmo dall’altro un po’ di tristezza. Domenica mattina alle 11 la chiesa di Sant’Espedito ha accolto il nuovo prete Filippo Sarullo e salutato don Pietro Magro che per 11 anni ha guidato la parrocchia con grande impegno, dedizione e trasparenza. La chiesa era piena in ogni ordine di posto con alcune persone che sono state costrette a seguire la liturgia in piedi davanti l’ingresso della chiesa.

“Con fede e gratitudine inizio questo nuovo cammino in questa bella comunità di Sant’Espedito con il compito di guidarla nella crescita nella fede, nella comunione e nella carità – ha detto padre Sarullo durante l’omelia -. E la gratitudine che presento al Signore per i doni che mi ha manifestato in questi quasi 32 anni di ministero sacerdotale che ho vissuto nella chiesa di Palermo. Ora mi appresto a vivere il mio trentaduesimo anno in questa bellissima comunità”. Per don Sarullo si tratta di un nuovo inizio dopo aver passato ben 14 anni alla Cattedrale dove ha lasciato un bellissimo ricordo.

A dare il benvenuto al nuovo prete e a salutare padre Pietro Magro anche il sindaco della città Roberto Lagalla, frequentatore insieme alla famiglia della chiesa di Sant’Espedito. Presente anche l’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta. Tra le persone che hanno partecipato alla messa anche il presidente dell’Ottava Circoscrizione Marcello Longo che ha detto: “In questa fase così importante per il cammino della comunità parrocchiale di Sant’Espedito esprimo un profondo ringraziamento a Don Piero Magro che per tanti anni ha rappresentato uno straordinario riferimento spirituale saldo e accogliente per tutte e per tutti; contestualmente, rivolgo il mio più sentito e augurale benvenuto a Don Filippo Sarullo che da oggi è stato chiamato dall’Arcivescovo della diocesi di Palermo a svolgere il suo ministero pastorale al servizio di questa importante porzione territoriale dell’Ottava Circoscrizione”.

Alla fine della celebrazione eucaristica è stato tempo di saluti per Sarullo e Magro inondati dall’affetto delle persone. La sua capacità di comunicare senza peli sulla lingua e il saper “spezzare la Parola” hanno portato don Magro a costruire un legame speciale con tutta la comunità che sin da subito ha visto in don Pietro Magro un punto di riferimento. Ed è inutile negarlo che per molti sarà difficile abituarsi al non ascoltare più le parole di don Magro durante le singole messe ed a lui sicuramente mancheranno questi rapporti così personali che da vero pastore che guida il suo gregge ha costruito in questi undici anni.