Palermo, bengalese prende a sprangate poliziotto:«Voglio essere rimpatriato»

Giovanni Assenzio, segretario generale provinciale Usip Palermo.”Troppo spesso i colleghi sono bersaglio di facinorosi e delinquenti che hanno il solo obiettivo di scagliarsi contro chi rappresenta lo stato e tutela la collettività”

“Un giorno di ordinaria follia” è quello capitato ieri a un cittadino del Bangladesh a Palermo. Stando alle sue richieste, espresse mentre si accaniva contro la porta a vetri blindata della sezione di Pg della polizia in via Lo Forte, l’aggressore, urlando chiedeva di essere rimptrato in Bangladesh. A rischiare grosso è stato un poliziotto, ferito con la spranga ad un braccio e per questo portato in ospedale. Alla fine gli agenti di polizia sono riusciti a bloccare  l’uomo e togliergli la spranga di ferro. Il cittadino del Bangladesh è stato portato negli uffici della polizia e identificato.

LA POLITICA FACCIA QUALCOSA

“Troppo spesso i colleghi sono bersaglio di facinorosi e delinquenti che hanno il solo obiettivo di scagliarsi contro chi rappresenta lo stato e tutela la collettività. Le continue aggressioni a cui sono sottoposte le forze dell’ordine  impongono una riflessione da parte della politica che ha l’obbligo di prendere una posizione netta e chiara, condannando tali atteggiamenti e pretendendo pene esemplari.” Ad affermarlo è Giovanni Assenzio, segretario generale provinciale Usip Palermo.

LA SOLIDARIETA’ DEI COLLEGHI AL POLIZIOTTO FERITO

L’unione sindacale italiana poliziotti nell’augurare una pronta guarigione al collega che ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per le lesioni riportate chiede che vengano emanate regole d’ingaggio garantite rispetto ai vari scenari operativi che si presentano e certezza della pena”.

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