Palermo allagata per il nubifragio, Amap “si sveglia” e cerca il nuovo direttore generale… su LinkedIn

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Dopo i disastri di venerdì causati dal nubifragio che ha mandato in tilt Palermo, Amap, è proprio il caso di dirlo, “corre ai ripari” avviando le selezioni per il nuovo direttore generale, una figura che manca dal 2024. A ricoprire il ruolo era Giovanni Sciortino, attuale amministratore delegato della partecipata.

Ancora più curiosa è Ia modalità per candidarsi, ovvero su LinkedIn. Amap, nel corso del fine settimana, ha infatti pubblicato l’annuncio sul noto portale di annunci di lavoro. Tra i requisiti bisogna aver maturato almeno 10 anni di esperienza nel ruolo di Direttore Generale o Dirigente.

L’amministratore unico, Giovanni Sciortino ha inoltre autorizzato a indire una selezione per 38 unità a tempo indeterminato: un esperto in appalti di lavori e servizi, due esperti in fiscalità e tributi, due avvocati, un esperto in polizze assicurative, uno in relazioni industriali, uno in normative e tariffe di settori regolati, un esperto in pianificazione, otto ingegneri, un responsabile della prevenzione, due esperti di amministrazione, due esperti in risorse umane, un esperto in pianificazione, due ingegneri informatici, un elettrotecnico, un esperto finanziario, sei geometri e tre addetti tecnici.

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È curioso di come questa ricerca del direttore generale arrivi dopo le polemiche e il caos di venerdì quando tanti cittadini hanno rischiato la propria incolumità riportando in alcuni casi anche danni ai propri mezzi.

All’indomani di quanto accaduto in città, l’amministratore di Amap Sciortino aveva cercato di fare chiarezza: “Palermo è dotata di un sistema complesso creato tra gli anni ‘70 e ‘80 sulla scorta della realtà del tempo. Per semplificare: la città fu dotata di una infrastruttura capace di reggere l’urto di una quantità d’acqua pari a tre volte la normale capienza di smaltimento. Una infrastruttura che da tempo necessita di due interventi fondamentali: il collettore Sud Orientale e il Collettore Nord Occidentale. Entrambe le opere – di pertinenza del Commissario Straordinario Unico per la Depurazione – hanno lo scopo di intercettare le acque allontanandole dagli assi urbani veicolandole al punto di ricezione idrica”.

Due opere fondamentali per rendere l’Intero sistema adeguato alle esigenze di Palermo.

“Il Collettore Sud Orientale – continua Sciortino – è opera principale del sistema fognario di Palermo, opererà nel tratto compreso tra la via Uditore e il fiume Oreto per convogliare le acque verso l’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari. Il completamento dell’opera permetterà l’allontanamento delle acque meteorologiche intense da zone quali via Basile, Corso Tukory, piazza Indipendenza e piazza Principe di Camporeale.

Il completamento del Collettore Nord-Occidentale insisterà, invece, lungo l’asse che comprende viale Strasburgo e Sferracavallo, abbracciando ovviamente anche Mondello. Come si può vedere si tratta proprio delle zone in cui si manifestano i maggiori disagi in presenza di forti precipitazioni. In attesa di questi interventi, che competono al Commissario Unico per la Depurazione e con il quale l’amministrazione comunale sta operando in sinergia per la realizzazione, abbiamo effettuato interventi di ammodernamento e di miglioria del sistema esistente che tuttavia entra in crisi quando si verificano piogge torrenziali”.

Anche sulla gestione delle caditoie – per le quali da mesi è in corso una serie di interventi congiunti con Reset e Rap – Sciortino fa un’operazione di chiarezza. “È facilmente comprensibile che non sono le caditoie il problema del mancato deflusso dell’acqua. Peraltro, esse sono perfettamente funzionanti per la parte relativa al sottosuolo che è responsabilità di Amap. L’azienda ha attuato e continuerà ad adottare ogni misura di prevenzione per garantire sicurezza ed evitare incidenti nei punti più critici della città, anche mediante il telecontrollo e i rilevatori di superficie”.