Orlando ascoltato in Procura per i Rotoli e contestato in Consiglio Comunale: «Se ne vada»

Non è un periodo tranquillo per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. È stato convocato in Procura come «persona informata dei fatti» sull’inchiesta sui Rotoli, ed è stato contestato in Consiglio

Per l’inchiesta sulla corruzione al cimitero dei Rotoli, il sostituto Francesca Mazzocco, titolare dell’indagine, nei giorni scorsi aveva già ascoltato l’ex assessore comunale Roberto D’Agostino. Ieri è toccato al sindaco di Palermo Leoluca Orlando andare in Procura per una audizione, anche lui come persona informata dei fatti. La situazione in questo cimitero comunale è emergenziale, come dimostrano anche le 500 bare accatastate in tutti gli ambienti improvvisati in depositi di fortuna.

L’AUDIZIONE DI ORLANDO

Leoluca Orlando è arrivato al Palazzo di Giustizia intorno alle dieci, ed è rimasto quasi due ore nella stanza della dottoressa Mazzocco. Sul colloquio c’è il massimo riserbo, e quindi non è trapelato nulla. Per questa inchiesta già a febbraio c’erano stati dieci avvisi di garanzia per corruzione, falso, abuso d’ufficio e violazioni ambientali. Era stato coinvolto anche l’ex direttore del cimitero, Cosimo Elio De Roberto, che si era subito dimesso. L’ipotesi è che per rivendere loculi in maniera illegale, non si accertava la mineralizzazione completa delle salme estumulate.

ORLANDO CONTESTATO IN CONSIGLIO COMUNALE

Ma indubbiamente per il sindaco Orlando questo è davvero un periodo molto caldo. In Consiglio Comunale c’è un clima da mozione di sfiducia, e l’opposizione è passata al contrattacco, accusandolo di volere massacrare e distruggere Palermo, calpestando la dignità della città. È stata la consigliera comunale Giulia Argiroffi del Movimento 5 Stelle ad attaccare direttamente il sindaco in un suo intervento. Partendo dall’ultimo allagamento che ha messo Palermo in ginocchio per la mancanza, a suo dire, di progettazione e pianificazione di indispensabili interventi, ha evidenziato anche la mancanza di un Piano Regolatore, promesso sette volte e mai consegnato.

TRAM, CIMITERI, CONCESSIONE BARBERA E GESTIONE RIFIUTI

Ma non si è fermato qui l’attacco della Argiroffi. Ha criticato l’Amministrazione anche sulla realizzazione del “Sistema Tram” che avrebbe provocato seri danni al sistema fognario, ed altri rischia di provocarne. Ha poi evidenziato lo stato del cimitero dei Rotoli, con le sue 500 salme in attesa di sepoltura, la pericolosità dei sottopassi e l’inefficienza della gestione dei rifiuti. La consigliera pentastellata non ha scordato neanche l’affaire della concessione al Palermo dello stadio Barbera che, arrivato in urgenza a fine giugno, rischia di essere emendato in più punti.

«LEI NON È IN GRADO DI FARE IL SUO LAVORO: SE NE VADA»

Infine Giulia Arginoffi, rivolgendosi ad Orlando, gli ha ricordato che tre giorni fa ha detto ai suoi assessori che «chi non è in grado di fare bene il suo lavoro può andarsene. Questo vale anche per lei – ha detto – . Se non è in grado di fare il suo lavoro, se ne vada!».