Orlando sul caso Bonura: “Non esponiamo il boss a rischi di contagio”

LE PAROLE DEL SINDACO DI PALERMO SULLA VICENDA

Orlando

Attorno al decreto “Cura Italia” si sono addensate diverse fake news. La più incredibile parla di uno scarceramento generale dei detenuti che abitano le carceri italiane. L’ultimo caso di fraintendimento è accaduto in questi giorni con la vicenda dedicata a Francesco Bonura, boss mafioso di settantotto anni che ha lasciato la galera per fare ritorno a casa. Ovviamente ai domiciliari. Cosa sta succedendo nei nostri penitenziari? L’arrivo del Coronavirus ha decretato lo scarceramento di diversi malviventi? Dopo tante voci, Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, ha chiarito la situazione. Anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha espresso il suo pensiero sul caso Bonura.

Orlando

LE PAROLE DI BONAFEDE ED ORLANDO

Cosa c’è di vero in riferimento alle voci che vorrebbero la scarcerazione dei detenuti ad opera del decreto “Cura Italia” varato dal Governo di Giuseppe Conte? Lo spiego Alfonso Bonafede con un post affidato a Facebook:

“Sostenere che alcuni esponenti mafiosi sono stati scarcerati per il decreto legge ‘Cura Italia‘ non solo è falso, è pericoloso e irresponsabile. Si tratta infatti di decisioni assunte dai giudici nella loro piena autonomia che in alcun modo possono essere attribuite all’esecutivo. Se poi si parla di una materia così delicata come la lotta alla mafia, si tratta di ‘inaccettabile sciacallaggio’. L’unica cosa che può fare il Governo (e che, ovviamente, sta già facendo) è attivare, nel rispetto dell’autonomia della magistratura, tutte le verifiche e gli accertamenti del caso, considerato anche il regime di isolamento previsto dal 41 bis“.

Sono arrivate anche le parole di Leoluca Orlando. Il sindaco di Palermo pone l’attenzione sul caso di Francesco Bonura:

“Al di là del comprensibile smarrimento che la notizia ha creato nei familiari delle vittime di mafia, non si può non sottolineare che il trasferimento ai domiciliari per ieri per il boss Francesco Bonura e oggi per Giuseppe Sansone appare una palese contraddizione dei motivi stessi per cui sarebbe stato disposto. Nel momento in cui da mesi si sostiene che l’isolamento e la quarantena sono le forme migliori di prevenzione e tutela della salute, credo che proprio il regime di 41-bis sia paradossalmente la migliore forma di tutela della salute per i detenuti, per gli operatori carcerari e per i familiari dei detenuti. Esporre il boss ai rischi di contagio che derivano dal farlo andare in un ambiente non protetto credo sia un atto cui mi auguro che il Tribunale ponga immediatamente rimedio”.

LA SPIEGAZIONE DEL LEGALE DI BONURA

In queste ore è arrivata anche la spiegazione del legale di Francesco Bonura. Secondo l’avvocato, l’uomo è stato operato di cancro al colon e sottoposto a diversi cicli di chemioterapia. Questa circostanza ha disposto i domiciliari per l’imprenditore palermitano coinvolto nell’inchiesta Gotha.

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