Operatori fitness di centri sportivi e palestre: protesta pacifica al Foro Italico

Gli operatori fitness di centri sportivi e palestre hanno manifestato, pacificamente, al Foro Italico di Palermo con l’obiettivo di chiedere a Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana, d’includere i centri fitness nella riapertura delle attività sul suolo siciliano. Il numero uno della regione, infatti, vuole trattare con il Governo di Roma termini meno stringenti rispetto al Dpcm uscito domenica scorsa che ha decrato, ad esempio, la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18:00. Il gruppo di manifestanti, ritrovatosi ieri pomeriggio, non ha partecipato alla protesta, culminata nella violenza, nel centro del capoluogo siciliano.

LE RIVENDIVAZIONI PACIFICHE AL FORO ITALICO

Ecco le parole di Corrado Siragusa, portavoce del movimento (coordinato dal Fitness Crew Palermo che contava circa 150 partecipanti) che si è ritrovato al Foro Italico di Palermo per chiedere la riapertura di centri sportivi e palestre: “La richiesta  è chiara: invitare Musumeci a includere nella nota mandata al governo la riapertura dei centri fitness, oltre alla giusta presa di posizione a favore di uno slittamento di chiusura di bar e ristoranti. La nostra categoria è stata l’unica ad avere subito la totale chiusura. Chiediamo allo stesso tempo garanzie per un trattamento equo e un supporto economico adeguato e continuativo per tutta l’emergenza sanitaria, per non vivere con angoscia e terrore ogni Dpcm che minaccia o lascia immaginare con frasi mezze pronunciate chiusure intere o parziali”.

Gli operatori fitness di centri sportivi e palestre non hanno partecipato alla manifestazione, sfociata nella violenza, di ieri nel centro di Palermo: “Avevamo chiesto, in un primo momento, di poter manifestare anche in piazza Villena (Quattro Canti) ma nella serata di martedì la questura ci ha revocato l’autorizzazione. Non conosciamo le dinamiche dei tafferugli avvenuti in seno alla manifestazione di un altro gruppo che si è riunito proprio in Piazza Villena alle 18, ma prendiamo decisa distanza da ogni forma di violenza”.

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Redazione PL