L’omicidio per mafia di Antonino Pelicane a Palermo, i nomi degli arrestati
Ha finalmente nomi e cognomi il delitto per mafia di Antonino Pelicane, il ferramenta freddato da colpi di pistola nel 2003 in Corso dei Mille a Palermo mentre era in auto. Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, supportati nelle fasi esecutive dai colleghi dei Comandi Provinciali di Napoli e Cuneo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 persone, pregiudicati e noti esponenti della famiglia mafiosa di Villabate, di età compresa tra i 52 e i 65 anni, 2 delle quali già ristrette in carcere per altra causa, ritenute responsabili in concorso di omicidio premeditato commesso con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso e al fine di agevolare “Cosa Nostra”. Gli arrestati sono: Nicola Mandalà 57 anni, Ignazio Fontana 52 anni e Michele Rubino, 65 anni.
Il delitto è maturato nell’ambito della guerra di mafia iniziata negli anni 80 e proseguita fino ai primi anni del 2000 che, vide contrapposte due fazioni della famiglia mafiosa di Villabate.
La vittima, titolare di una ferramenta nel comune di Misilmeri, benché incensurata, è risultato essere un appartenente all’ala mafiosa contrapposta a quella degli odierni indagati – storicamente legati ai corleonesi, i quali ne decisero l’eliminazione.
