Omicidio Gaglio a Palermo, la famiglia del killer: “Pagheremo il mutuo alla moglie e alle figlie”
La famiglia di Giuseppe Cangemi, il dipendente della Rap responsabile di aver ucciso il cognato Stefano Gaglio di 39 anni, è pronta ad aiutare economicamente la moglie e le figlie della vittima. “Siamo pronti a versare da mille a mille e 500 euro al mese per aiutare la zia Tiziana e le sue figlie. Pagheremo mutuo, bollette e spese per il mangiare. E se serve venderò anche la macchina per dare subito 15 mila euro”. A dichiararlo è il figlio di Cangemi, Carmelo come si legge nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia. L’omicidio si è consumato il 15 settembre in piazza Principe di Camporeale, all’angolo con via Oberdan, davanti alla farmacia Sacro Cuore dove Gaglio, 39 anni, lavorava come magazziniere
“Non possiamo riportare indietro il tempo – dice – ma faremo di tutto per sostenere la famiglia. Con i miei fratelli e mia madre ci siamo parlati e siamo tutti d’accordo a intervenire ogni mese. È il minimo che possiamo fare”. Poi sul padre e il movente dell’omicidio la famiglia di Cangemi è convinta che dietro ci sia altro: “Pochi giorni fa siamo andati a trovarlo in carcere e parlava di scimmie e di cavalli, dava pugni contro il muro – spiega Carmelo -. Lo abbiamo trovato come mia nonna quando ebbe la schizofrenia. E una sorella di mio padre si tolse la vita nello stesso modo”.
