Oggi il verdetto per l’ex giudice Silvana Saguto, che rischia 15 anni e 4 mesi

L’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo rischia 15 anni e 4 mesi di carcere. Chiesta la condanna anche per il “re” degli amministratori giudiziari, Cappellano Seminara. Altri 15 imputati al tribunale di Caltanissetta

Nel bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta è iniziata da poco l’ultima udienza del processo che vede imputata, con  altri, Silvana Saguto, l’ex Presidente della sezione Misure di prevenzione di Palermo, nel frattempo radiata dalla magistratura. Secondo l’accusa “era a capo di un sistema perverso e tentacolare di gestione dei beni”. Composto, secondo i pm, da magistrati, avvocati, prefetti e vertici delle forze dell’ordine. Oggi quindi è il giorno del verdetto per l’ormai ex giudice. I pubblici ministeri Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti hanno chiesto una condanna esemplare, 15 anni e 4 mesi di carcere. Le vengono contestati l’associazione a delinquere, la corruzione, l’abuso d’ufficio. La procura chiede anche 9 anni e 11 mesi per il marito, Lorenzo Caramma,  mentre per  l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, l’altro grande accusato di questo caso, sono stati chiesti 12 anni e tre mesi.

GLI ALTRI IMPUTATI

Ci sono altri quindici imputati: per l’ex professore della Kore Carmelo Provenzano, che la Saguto voleva lanciare come nuovo “re” delle Misure di prevenzione dopo le polemiche attorno a Cappellano Seminara  i pm hanno chiesto 11 anni e 8 mesi. Due anni sono stati sollecitati per Walter Virga, giovane figlio di un giudice (Tommaso, assolto nel rito abbreviato). Ma i giudici dovranno anche pronunciarsi su altre richieste della procura: 10 anni e 5 mesi per l’amministratore giudiziario Roberto Santangelo, sei anni per l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, 8 anni e un mese per il tenente colonnello della Finanza Rosolino Nasca, che era in servizio alla Dia. Chiesti inoltre 4 anni e 4 mesi per il professore Roberto Di Maria, 5 anni per Maria Ingarao, moglie di Provenzano e 4 anni e 6 mesi per Calogera Manta, la cognata. Nella lista della procura c’è anche uno dei giudici a latere di Silvana Saguto: Lorenzo Chiaramonte, che avrebbe dato un incarico a un amico: la richiesta è di due anni e sei mesi.