Novità a sorpresa sugli affitti | Sgravi fino al 100% per chi taglia i canoni: ecco quando arriva

Affitti - fonte pexels - palermolive.it

In piazza per il diritto alla casa, proteste in 39 città per un problema sociale sempre più sentito: prezzi alle stelle e salari fermi

La nazione è stata attraversata da manifestazioni di massa a favore del diritto alla casa. In 39 città, decine di migliaia di persone sono scese in piazza per denunciare l’aumento vertiginoso dei prezzi di affitti e abitazioni. Le proteste, organizzate dai sindacati degli inquilini, si svolgono da mesi ma mai prima d’ora avevano coinvolto in modo così coordinato tutto il Paese.

Il tema della casa è diventato la principale preoccupazione per gli spagnoli, superando perfino la disoccupazione. Secondo i dati del Centro de Investigaciones Sociológicas, i costi per vivere sono ormai insostenibili per molte famiglie. Negli ultimi dieci anni gli affitti sono raddoppiati, mentre i prezzi di vendita sono cresciuti quasi nella stessa misura, a fronte di salari aumentati solo del 20%.

Si parla della Spagna, qui nel 2024 il prezzo medio delle abitazioni è salito dell’8,4%, il tasso più alto dal 2007. In alcune regioni, soprattutto quelle turistiche come la Catalogna e le Baleari, l’aumento è stato ancora maggiore. Parallelamente, gli affitti hanno raggiunto cifre record, tanto che il 40% delle famiglie destina più del 40% del proprio reddito al pagamento di affitto o mutuo, come segnala la banca centrale.

Molti manifestanti hanno puntato il dito contro il turismo di massa, che contribuisce a ridurre l’offerta di case destinate ai residenti. Gli affitti brevi turistici, in particolare, vengono accusati di aver gonfiato i prezzi e di aver spinto fuori dal mercato interi quartieri. Barcellona, epicentro del fenomeno, ha già annunciato che dal 2029 proibirà gli affitti brevi, seguendo l’esempio di altre città come Malaga.

Le risposte del governo

Il governo di Pedro Sánchez, che si definisce progressista, si trova in una posizione delicata: da un lato sostiene il diritto alla casa, dall’altro deve fronteggiare le critiche di chi lo accusa di non agire abbastanza rapidamente. A gennaio il premier ha presentato un piano in 12 punti che prevede, tra le altre misure, la creazione di un’azienda pubblica per la gestione del patrimonio abitativo e la costruzione di 180mila nuove case.

Una delle proposte più discusse riguarda lo sgravio fiscale fino al 100% dell’imposta sul reddito per i proprietari che affittano a canoni in linea con quelli fissati dal governo. È inoltre in vigore una legge che consente alle amministrazioni locali di imporre tetti agli affitti nelle zone più critiche, anche se finora è stata applicata solo in Catalogna, Navarra e nei Paesi Baschi, le regioni governate dalla sinistra.

Sgravi sugli affitti – fonte pexels – palermolive.it

Le tensioni politiche con le regioni di destra

La ministra per le Politiche abitative, Isabel Rodríguez, ha accusato le regioni guidate dal Partito Popolare di ostacolare l’applicazione delle nuove norme. L’opposizione di centrodestra, tuttavia, ha proposto misure alternative basate su sgravi fiscali e riduzione delle imposte di successione, evitando interventi diretti sul mercato degli affitti.

Nonostante la crescita economica del Paese, la crisi abitativa resta una ferita profonda nella società spagnola. Le proteste rappresentano un segnale chiaro di frustrazione e di richiesta di interventi concreti e rapidi. Le chiavi, simbolo delle manifestazioni, ricordano a tutti che la casa, prima di essere un bene economico, è un diritto fondamentale.