“No all’obbligo della partita Iva”, a Palermo nuova protesta del personale Asacom – VIDEO

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C’è tanta rabbia tra il personale Asacom (Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione) e i genitori di studenti con disabilità per l’ultima mossa del Comune di Palermo: dopo l’annuncio del sindaco Lagalla che da questa settimana sarebbe iniziata la firma dei contratti, ieri nell’atto di adesione una novità che non è stata gradita per niente dagli operatori. Per poter prendere servizio a scuola è obbligatorio l’apertura della Partita Iva, questo perché da adesso i pagamenti saranno eseguiti direttamente dal Comune di Palermo e non dalle scuole come avveniva fino all’anno scorso.

I circa 2 mila assistenti alla comunicazioni presenti su tutto il territorio del capoluogo siciliano non ci stanno e questa mattina, a distanza di nemmeno dieci giorni dalla precedente manifestazione, sono tornati a protestare davanti agli uffici dell’Assessorato all’Istruzione in via Notarbartolo.

“Faccio questo lavoro da 14 anni – spiega Marianna Grecomoro, assistente all’autonomia e alla comunicazione -, sono una di quelle che ha fatto ricorso al Tar perché già nel bando si vociferava l’apertura della Partita Iva e volevo oppormi a questa cosa. Ci sono assistenti alla comunicazione che fanno poche ore e quindi non gli conviene aprire la Partita iva, molti bambini resteranno scoperti ed è un danno non solo per noi, ma anche alle loro famiglie. Nel frattempo le scuole arrancano non avendo a chi affidare i bambini. Chiediamo all’amministrazione di rivedere questa sua scelta”.

“Il Comune ci dice che siamo liberi professionisti, la paga però è come dicono loro ovvero 15,61 euro lordi. Siamo subordinati a quello che dicono loro – esclama un’altra assistente alla comunicazione, Jessica Palmieri. Se avessero detto chiaramente nel bando di luglio che chi era possessore di Partita Iva poteva partecipare alla selezione chi non lo era no, molti di noi non avrebbero preso parte al bando perché la partita iva ha dei costi onerosi. Una cosa veramente vergognosa, ci hanno preso in giro perché quando abbiamo incontrato l’amministrazione comunale non c’era stata menzionata la partita iva. Noi chiediamo dei diritti, non siamo garantiti da nessuno e lavoriamo con dei ragazzi anche fragili. Chiediamo trasparenza cosa che fino a questo momento non c’è stata, non dobbiamo avere l’obbligo di aprire partita iva”.

L’urlo d’aiuto dei genitori: “Non siamo tutelati”

Al sit-in di via Notarbartolo presenti anche dei genitori di bambini con disabilità: “Mio figlio autistico è scoperto da una figura importantissima come quella dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione, – spiega una mamma, Elisa Amato – che lo mette in relazione con il gruppo, che lo aiuta e supporta. Noi caregiver non siamo tutelati dalle istituzioni, ora basta. Non si può andare avanti con questa situazione”.

“Di tutta questa situazione ne pagano i bambini e noi che mettiamo tanto amore e passione nel lavoro che facciamo – dice quasi in lacrime un’altra operatrice Asacom -. Già così abbiamo un sacco di tasse, ma adesso con la partita iva saremo tassati ancora di più e così mi obbligano purtroppo a rinunciare a questo meraviglioso lavoro”.

“Quello che deve essere chiaro che lo Stato, la Regione, Provincia e Comune hanno dimenticato che creando una situazione del genere a pagarne le conseguenze sono i bambini”, dice con rabbia un’altra assistente alla comunicazione.

Dal Comune di Palermo nessun passo indietro

Una delegazione del personale Asacom è stata ricevuta dall’assessore all’Istruzione Aristide Tamajo, dal consigliere Dario Chinnici e dalla dottoressa Sparacino. Sul discorso partita iva la posizione del Comune è chiara: per chi vuole iniziare a lavorare è obbligatoria l’apertura dell’identificativo fiscale. Da lunedì sono iniziate le convocazioni ed in molti hanno rinunciato all’incarico proprio per il discorso della partita iva, il rischio è che alla fine ci potrebbero essere meno operatori Asacom rispetto agli studenti con disabilità che necessitano di assistenza con conseguenti difficoltà per tante famiglie che sarebbero costrette a non portare i loro figli a scuola.

VIDEO – La rabbia del personale Asacom: “Dignità e trasparenza”

Servizio Asacom garantito fino a dicembre

Stamattina si è svolta, presso la V Commissione Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana, un’importante seduta dedicata al servizio ASACOM (Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione). All’incontro hanno preso parte tutti i rappresentanti sindacali, le associazioni di categoria e gli uffici tecnici dell’Assessorato Regionale alla Famiglia.

“Grazie al nostro emendamento presentato e approvato la scorsa settimana alle variazioni di bilancio – dichiara l’onorevole Valentina Chinnici, vice presidente della Commissione Cultura – il servizio ASACOM sarà garantito e coperto finanziariamente fino al mese di dicembre. Questo primo, fondamentale risultato scongiura il rischio di interruzioni e offre un orizzonte di stabilità per gli utenti e le loro famiglie”.

Durante l’audizione, gli uffici dell’Assessorato regionale alla Famiglia si sono impegnati formalmente a predisporre delle linee guida destinate ai Comuni, sul modello di quelle già esistenti per le scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di omogeneizzare e standardizzare l’erogazione del servizio su tutto il territorio regionale, garantendo così pari diritti e opportunità.

“Un altro elemento di grande rilievo emerso oggi – prosegue Chinnici – riguarda l’arrivo di nuovi e cospicui stanziamenti da parte del Ministero, destinati non solo al potenziamento del servizio ASACOM, ma anche alla figura degli assistenti igienico-personali. Queste risorse aggiuntive rappresentano un’opportunità per dare risposte concrete e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità in Sicilia”.

Per monitorare l’avanzamento degli impegni assunti e per affrontare in modo ancor più strutturato le criticità legate all’attuazione del servizio nel mondo scolastico, la Commissione ha chiesto e ottenuto la convocazione di un nuovo incontro tra due settimane, al quale sarà invitato a partecipare anche l’Ufficio Scolastico Regionale (USR).

“Continueremo a vigilare affinché i diritti dei più fragili siano sempre al centro dell’azione politica – conclude l’onorevole Chinnici – La presenza di tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti, unita a risorse certe e a indirizzi chiari, è la strada maestra per costruire un welfare regionale davvero inclusivo ed efficiente”.