Movida Palermo, chiusi tre locali per mancato rispetto norme anti coronavirus

Continuano i controlli da parte delle Forze dell’Ordine

Venerdì sera la Polizia Municipale ha disposto la chiusura di tre locali a Palermo. Le motivazioni sono il proseguimento dell’attività oltre la mezzanotte e la vendita di alcolici non destinati alla consumazione al tavolo dopo le 21, violando le recenti normative per il contenimento dei contagi da Covid-19.

In via Candelai, in un locale si svolgeva, oltre la ristorazione, anche intrattenimento musicale per i clienti oltre mezzanotte con gli avventori assembrati all’aperto. Locale chiuso per cinque giorni e per il gestore sono scattate due ammende: una di 400 euro per non avere ottemperato ai divieti prescritti dal Dpcm e una di 500 euro per violazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza”, in particolare il comma che obbliga gli esercenti  alla pulizia e al decoro degli spazi pubblici.

In via Montepellegrino e in via Roma i gestori di due esercizi hanno proseguito la vendita di alcolici oltre le ore 21 in assenza di consumazione al tavolo e con gli avventori assembrati all’aperto.

Nel locale di via Montepellegrino l’attività era svolta senza il possesso dell’autorizzazione e/o SCIA di attività e Sanitaria. Bilancio pesante di sanzioni per il gestore: 400 euro per il mancato rispetto delle norme anti covid, 500 euro il mancato adempimento degli obblighi di pulizia e decoro degli spazi pubblici e 8mila euro per assenza della SCIA di attività di somministrazione di alimenti e bevande con annessa cucina laboratorio e per assenza della prescritta Registrazione Sanitaria.

Soddisfatto il Sindaco Orlando: «I controlli della Polizia municipale, a cui va tutto il mio plauso, si faranno sempre più incessanti già oggi e nei prossimi giorni, perché bisogna comprendere che nessuno può mettere a rischio la salute propria, dei dipendenti e dei clienti con questa conclamata superficialità.

I gestori e i fruitori dei locali devono comprendere che il rispetto delle norme di prevenzione è oggi uno strumento indispensabile per evitare che l’aumento dei contagi costringa ad un nuovo lockdown che avrebbe effetti devastanti sull’economia e sul tessuto sociale», ha affermato Orlando.