Mondello, le storiche cabine non rispettano il protocollo anticontagio: sarà addio?

Uno dei simboli della spiaggia tanto cara ai palermitani vicino alla fine. In tempo di coronavirus, le “capanne” rischiano di divenire insidiosi luoghi di assembramento.

Puntuale come il sorgere e il tramontare del sole, con l’approssimarsi della stagione estiva il dilemma fa capolino: sarà l’anno in cui Mondello sarà liberata dalle storiche cabine in legno? Le stesse che, quasi affettuosamente vengono chiamate “capanne” dalla maggior parte dei palermitani? Questa volta però, su ciò che è ormai divenuto una sorta di segno distintivo per la spiaggia più celebre del capoluogo siciliano, rischia davvero, dopo decenni di onorata carriera di calare definitivamente il sipario. Diciamo così in quanto, alla concreta possibilità che, in tempo del coronavirus non vengano montate, potrebbe seguire la volontà, da parte della società italo belga, di mandare definitivamente in pensione le strutture. In pratica, quello di quest’anno sarebbe una sorta di anno zero. 

SOCIETA’ ITALO BELGA TEMPOREGGIA

Intanto, da parte di Antonio Gristina, presidente e amministratore delegato, nessun comunicato ufficiale. Probabilmente si temporeggia, in attesa di capire il da farsi. Tutto è, chiaramente, strettamente correlato con le nuove disposizioni governative in materia di provvedimenti anti contagio. Nelle spieagge, luoghi di assembramento per antonomasia, laddove il protocollo prevede distanziamenti, monitoraggi e cautele di sorta, stride il solo immaginarne il montaggio. Tutto è comunque rinviato al 3 giugno, data in cui, secondo l’accordo raggiunto ieri notte tra regione e governo, sarà messo nero su bianco riguardo le regole da adottare. 

DISTANZIAMENTO LA PAROLA D’ORDINE

Le regole stabilite dall’accordo parlano di un metro di distanza interpersonale e di un metro e mezzo di distanza fra lettini, sdraio o teli bagno usati come ‘posto persona’  quando non si trovino sotto un ombrellone. Per ogni postazione-ombrellone, deve essere inoltre garantito uno spazio di 10 metri quadrati per ombrellone e due postazioni. Il distanziamento può essere ignorato solo per famiglie o comunque persone conviventi fra loro. Ad ogni cambio di cliente poltrone, lettini e tutto ciò che è stato usato dovrà essere disinfettato prima di concederlo in uso ad un altro bagnante. Anche gli stabilimenti dovranno operare prioritariamente su prenotazione e comunque dovranno censire gli ospiti e conservarne la lista per almeno 14 giorni.

BAGNANTI GUIDATI DA ASSISTENTI

Ogni bagnante inoltre dovrà essere accompagnato al proprio posto da un assistente o un volontario addetto. In spiaggia saranno vietati giochi di contatto o che creino assembramenti mentre saranno praticabili sport da spiaggia come l’uso di racchettoni o d’acqua come il surf. Per gli sport di squadra bisognerà attendere indicazioni.La distanza dovrà essere rispettata anche sulle spiagge libere per le quali “si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza”.

Da sottolineare che, in nessuna parte delle linee guida concordate, si parla di cabine o di spogliatoi ad eccezione della postazione ‘cassa’ che potrà essere ricavata in locali chiusi ma se così non fosse allora l’operatore dovrà avere la mascherina.In assenza di una specifica indicazione, però, l’orientamento sembra essere quello del divieto all’uso di ambienti chiusi e piccoli come sono le cabine. D’altronde analogo provvedimento riguarda perfino gli spogliatoi delle palestre.