Mascherine, uno studio le esalta: indossandole sono stati evitati 78.000 contagi

Uno studio americano fa luce sull’importanza del dispositivo di sicurezza.

Le mascherine, in questa fase di pandemia sanitaria, diventano il perfetto scudo per proteggersi dall’assalto del Coronavirus. Uno studio americano dell’Università della California a San Diego, coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina, ha reso giustizia alle tanto odiate protezioni facciali: secondo le ricerche, indossando le mascherine si sono evitati 78.000 contagi da Covid-19. Un dato pazzesco che dona ai cittadini del mondo una certezza assoluta: nonostante il fastidio, i dispositivi di sicurezza per bocca e naso sono essenziali nella guerra al virus che, secondo gli americani, attacca soprattutto per via aerea

PAROLA ALLO STUDIO STATUNITENSE

Dagli Stati Uniti arriva la consacrazione delle mascherine: il dispositivo sarebbe essenziale per contenere la curva epidemiologica:

La trasmissione aerea del virus è molto aggressiva e rappresenta la via principale di diffusione della malattia – si legge nello studio – . La nostra analisi rivela che l’obbligo di schermare la faccia è determinante nel modellare la curva della pandemia nei tre epicentri». L’uso della mascherina «ha ridotto in maniera significativa il numero di infezioni di oltre 78.000 unità in Italia tra il 6 aprile e il 9 maggio, e di oltre 66.000 nella città di New York tra il 17 aprile e il 9 maggio. Le altre misure di mitigazione, come il distanziamento sociale implementato negli Stati Uniti, da sole non sono sufficienti a proteggere la popolazione”.

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