Maranzano, dalle faide per il controllo dello Zen all’omicidio nel cuore della movida di Palermo

Paolo Taormina

Gli episodi di violenza negli ultimi mesi allo Zen e l‘omicidio del ventunenne Paolo Taormina avvenuto lo scorso sabato notte in via Spinuzza, nel centro storico di Palermo, avrebbero un nome in comune quello della famiglia di Gaetano Maranzano, il ragazzo di 28 anni in carcere accusato del delitto del proprietario del locale “O’ Scrusciu”.

Negli scorsi mesi nel quartiere San Filippo Neri si sono registrati diversi episodi di violenza: aggressioni a colpi di arma da fuoco contro attività commerciali. Il 9 marzo I.F. di 32 anni fu ferito da una coltellata sferrata da N. F. all’epoca dei fatti minorenne: l’episodio di violenza era maturato, come riferito in una nota dei carabinieri, “nel contesto di una accesa conflittualità – testimoniata da una sequela di reciproci atti intimidatori – tra i due nuclei familiari di riferimento della stessa e del giovane fermato, all’epoca dei fatti minorenne”. Alla base dell’aggressione ci sarebbero state questioni legate a droga.

Il ferito I.F. e Gaetano Maranzano sono legati da una parentela, sono cugini da parte di madre e l’episodio del 9 marzo avrebbe poi dato vita a una faida tra i Maranzano e la famiglia di N.F. accusato del tentato omicidio del trentaduenne. Nelle settimane successive alla lite con accoltellamento di via Costante Girardengo si sono registrati diversi episodi di violenza che avrebbero avuto come protagonisti le stesse famiglie: nel giro di pochi giorni tre persone vennero ferite alle gambe ed alcune attività commerciali furono incendiate. Tra queste una macelleria il cui rogo aveva coinvolto un box dove viveva un uomo con il suo cane, l’animale rimase ucciso a causa delle fiamme.

La faida sarebbe stata risolta, tant’è che i negozi vittime di atti intimidatori hanno rialzato le saracinesche riprendendo le proprie attività.

La famiglia Maranzano protagonista della violenza in città

Gaetano Maranzano era uno dei pochi rimasti libero della famiglia, nonostante piccoli precedenti. Il padre Vincenzo, detto “Gnu gnu” sta scontando una condanna a 12 anni e 5 mesi per il tentato omicidio di Giuseppe Colombo ed i figli Antonino e Fabrizio nel marzo 2021 allo Zen. Nello stesso contesto furono condannati i cugini Letterio e Pietro, rispettivamente a dodici e dieci anni

Il 13 aprile Angelo Maranzano. il cugino più piccolo di Gaetano, fu arrestato per aver accoltellato un buttafuori della discoteca Country di viale dell’Olimpo.

Il delitto di Paolo Taormina, si cercano i complici di Maranzano

Nel frattempo continuano serrate le indagini dei Carabinieri di Palermo sull’omicidio di Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso da Gaetano Maranzano sabato notte in via Spinuzza davanti al locale di proprietà della vittima “O’ Scrusciu”. I militari cercano i complici del killer: in queste ore sono in corso gli interrogatori di diversi giovani dello Zen e sono in corso delle perquisizioni.

CONTINUA A LEGGERE QUI