Mandato di arresto europeo per immigrazione clandestina, indagato infermiere di Villa Sofia a Palermo
Avrebbe fatto entrare illecitamente in Slovenia tre cittadini turchi e su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo. Con questa accusa i Carabinieri della Stazione San Filippo Neri hanno arrestato la scorsa settimana un infermiere dell’ospedale Villa Sofia di Palermo: nel tardo pomeriggio di lunedì 15 settembre quattro gazzelle dei carabinieri si sono recati al nosocomio del capoluogo arrestando R.M., uomo di circa 35 anni originario dell’Ucraina. I militari lo hanno portato via perquisendo il suo armadietto tra l’incredulità dei colleghi.
L’infermiere è stato portato al carcere Pagliarelli, ma adesso lo avrebbero rilasciato in attesa del giudizio degli investigatori sloveni. L’uomo lavorava a Villa Sofia dal 2022.
La replica dell’avvocato dell’infermiere
“L’infermiere che ha la doppia cittadinanza anche quella italiana è stato vittima di un’app utilizzata per viaggiare con l’auto condivisa. Ha dato passaggio a tre cittadini turchi per spostarsi dalla Croazia all’Italia passando per la Slovenia. Qui nel corso dei controlli è emerso che i tre passeggeri turchi nonostante avessero i passaporti non avevano i visti per entrare in Slovenia. Alla fine i tre cittadini turchi hanno chiesto e ottenuto l’asilo politico il mio assistito è finito davanti a un giudice. E’ palese come dimostrato sia a Palermo davanti alla corte d’appello che in Slovenia davanti ai giudici non c’è il dolo”. Lo dice l’avvocato Sarah Bartolozzi che assiste l’infermiere di Villa Sofia che era stato arrestato in ospedale con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con un mandato d’arresto europeo.
“I giudici d’appello dopo aver visto i documenti e chiarito la posizione hanno rimesso in libertà il mio assistito – aggiunge l’avvocato -. Anche la procura Slovena ha revocato il mandato d’arresto europeo. Il mio assistito è libero”.
