Maltrattamenti alla madre, scatta il divieto di avvicinamento ma lui lo viola: 29enne in carcere
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un ragazzo di 29 anni a Termini Imerese. Lo scorso 20 ottobre – ma la notizia viene resa nota solo adesso – gli agenti del commissariato locale hanno eseguito il provvedimento scaturito dalle denunce sporte dalla madre che hanno consentito l’arresto del figlio (C.S. le sue iniziali), resosi responsabile di maltrattamenti nei confronti della stessa causati da uno stato di “alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze stupefacenti”.
La polizia rende noto che il figlio, con le sue condotte violente, oltre a causare lesioni alla madre tramite delle aggressioni fisiche, si rivolgeva alla stessa minacciandola e apostrofandola con frasi ingiuriose, distruggendo oggetti presenti all’interno dell’abitazione familiare e vendendo elettrodomestici per acquistare stupefacenti. La Procura della Repubblica ha ritenuto in prima facie sussistente i presupposti per l’emissione di una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con l’installazione del braccialetto elettronico, successivamente integrato con il divieto di dimora a Termini Imerese.
Maltrattamenti alla madre, 29enne in arresto a Termini Imerese
Le indagini condotte dal Commissariato di P.S. di Termini Imerese hanno permesso di accertare le continue violazioni delle prescrizioni imposte dall’A.G. poiché il giovane in più occasioni avrebbe violato il divieto di avvicinamento alla madre, minacciandola con continue richieste di denaro.
Le segnalazioni d’allarme date dal dispositivo antistalking hanno consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese di richiedere l’aggravamento della misura cautelare del divieto di dimora e del divieto di avvicinamento con la custodia in carcere. Subito prima dell’emissione del provvedimento di carcerazione, il giovane aveva preso un volo per il nord Italia, ma grazie al monitoraggio della posizione, fatto grazie al braccialetto elettronico, gli agenti del Commissariato di Termini Imerese, con una laboriosa attività in sinergia con la Questura di Milano, sono riusciti ad intercettare, e successivamente arrestare, il destinatario della misura emessa dal Tribunale di Termini Imerese.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
