Cronaca di Palermo

La sistemazione in carcere dell’ex giudice Saguto e del marito: da soli ma non in isolamento

Un’altra notte in carcere per l’ex giudice Silvana Saguto e il marito, Lorenzo Caramma. Quando l’ex giudice è arrivata al Pagliarelli, ha subito fatto presente agli agenti della polizia penitenziaria che negli ultimi venti giorni era stata ricoverata in una clinica.

Presidio dei nuovi giunti

Poi, dopo il disbrigo della pratiche di prassi, è stata accompagnata nella palazzina della sezione femminile dove, in fondo al corridoio, ci sono alcune celle un po’ più appartate. È il “presidio dei nuovi giunti”, così viene chiamato. Si tratta di uno spazio che rappresenta una sorta di filtro fra il mondo dei liberi e quello dei reclusi. Viene occupato da chi non è mai stato in carcere e ci resta dai due a sette giorni, in attesa dei colloqui con gli educatori e gli psicologi. Saranno poi loro a stabilire se e come il detenuto sia  pronto alla vita comune dietro le sbarre.

La sistemazione del marito di Silvana Saguto

Come riporta La Repubblica Palermo, anche il marito di Silvana Saguto è in un “Presidio nuovi giunti”, ovviamente in una sezione maschile. Anche lui dunque da solo in cella ma per i due ‘detenuti eccellenti’ non si tratta di un regime di isolamento. L’ex giudice Saguto, che per lo scandalo dei beni sequestrati ha subìto una condanna a 7 anni, 10 mesi e 15 giorni, e il marito, che invece dovrà scontare 6 anni e un mese, hanno diritto a sei colloqui e otto telefonate al mese.

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Redazione PL