L’Inps non paga la cassa integrazione, ma raddoppia lo stipendio al suo presidente

Sull’aumento di stipendio del presidente dell’Inps e, soprattutto, sugli arretrati percepiti, notizia quest’ultima smentita dallo stesso Inps, si è aperta una polemica durissima

Sul presidente dell’Inps Pasquale Tridico, padre del reddito di cittadinanza, e voluto dal Movimento 5 Stelle alla guida dell’Istituto di previdenza, si è scatenata una bufera. Infatti, mentre ancora c’è tanta polemica per i ritardi sul pagamento della Cassa integrazione, con decine di migliaia di lavoratori che ancora  aspettano il pagamento di marzo 2020, il presidente dell’Istituto  previdenziale  ha ottenuto un vistoso aumento di stipendio.   Grazie ad un decreto interministeriale, firmato lo scorso 7 agosto dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo e dal collega dell’Economia, Roberto Gualtieri. Per questo  è al centro dell’occhio del ciclone della polemica politica.

STIPENDIO PIÙ CHE RADDOPPIATO. LE REAZIONI DELL’OPPOSIZIONE

E non è un aumento di poco conto. Il presidente dell’Inps vedrà più che  raddoppiato il suo stipendio annuale, che passerà dagli attuali 62mila  a ben 150mila euro. Con effetto retroattivo, ma non da maggio 2019 come si era detto in un primo tempo. La Direzione Risorse Umane dell’Inps ha infatti precisato che il compenso arretrato decorrerà dall’aprile 2020. Nonostante ciò,  la notizia ha scatenato immediatamente un’aspra polemica politica, con l’opposizione all’attacco. Salvini sui social ha scritto: “Inps, non ho parole. Invece di aumentarsi lo stipendio, prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta”. ha rincarato la dose il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Abbiamo capito bene? Stipendio aumentato con effetto retroattivo per il presidente Inps Pasquale Tridico? Lo stesso Tridico, uomo dei Cinque stelle, passato alla storia per il caos della gestione della cassa integrazione e del bonus delle partite Iva, assegno che attendono ancora milioni di cittadini”.

LA MAGGIORANZA NON NE SA NULLA,  E ASPETTA INFORMAZIONI

iL ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ai giornalisti ai giornalisti che gli hanno chiesto una sua opinione sull’“affaire” Tridico , ha risposto laconicamnete: «Su questo chiederò chiarimenti nelle prossime ore». Non gli è da meno il  premier Conte, che forse non legge i giornali: «Non ero informato di questa vicenda: ovviamente ho chiesto accertamenti perché vorrei approfondire la questione. Permettetemi di comprenderla bene poi formulerò una valutazione più compiuta. Sono abituato a parlare seriamente: fatemi fare una verifica e alla fine parlerò». Mentre Crimi, l’attuale capo politico dei pentastellati difende Tridico e afferma che quelle sul presiente dell’Inps sono polemiche strumentali. «Pasquale Tridico ─ dice ─ è una persona seria che sta lavorando per il Paese con abnegazione, e questa è la ragione degli attacchi strumentali che riceve».