INPS, “ci accontentiamo di 900€”: approvato il nuovo Patto di Stato, pagali e intaschi la pensione a vita

INPS - fonte inps - palermolive.it

Arriva un Decreto che permetto il riscatto agevolato della laurea, in questo modo potrai andare in pensione da giovane

Sta suscitando grande interesse il Ddl Bucalo, il disegno di legge che propone il riscatto degli anni di laurea a un costo contenuto di circa 900 euro all’anno per docenti e personale scolastico. L’obiettivo principale è consentire al personale della scuola di accedere alla pensione anticipata già a partire dai 60 anni, offrendo uno strumento concreto per valorizzare il percorso formativo e tutelare la carriera.

Il provvedimento, noto come Ddl 1413 del 2025, è stato presentato dalla senatrice Carmela Bucalo e nasce da un’iniziativa dell’Anief, che ha promosso una petizione raccolta quasi 120.000 firme. Il successo della petizione riflette l’interesse dei lavoratori della scuola, spesso esposti a elevati livelli di stress, burnout e pressione lavorativa. La proposta mira a riconoscere il valore degli studi universitari anche ai fini previdenziali, offrendo un percorso più sostenibile verso la pensione.

Il Ddl prevede che docenti, dirigenti scolastici e personale Ata possano riscattare gli anni di studi universitari con un’aliquota ridotta al 5%. In termini concreti, ogni anno accademico può essere convertito in contributi previdenziali per soli 900 euro, a fronte dei circa 6.076 euro richiesti dalle modalità di riscatto attuali. La misura semplifica il percorso verso la pensione anticipata, riducendo sia l’onere economico sia il tempo necessario per accumulare i contributi.

Oltre a rendere più accessibile la pensione anticipata, il Ddl Bucalo valorizza il percorso formativo degli insegnanti e del personale scolastico. Gli anni universitari non vengono più considerati solo un investimento educativo, ma anche un contributo riconosciuto ufficialmente ai fini previdenziali. In questo modo si riconosce il legame tra formazione, professionalità e futuro pensionistico, creando una maggiore equità per chi ha dedicato anni allo studio e all’insegnamento.

Impatto sul personale scolastico

La misura potrebbe interessare circa 1,2 milioni di lavoratori dei comparti scuola e ricerca. L’obiettivo è duplice: permettere una maggiore flessibilità nella pianificazione della pensione e offrire un’alternativa concreta per chi, a causa di stress o motivi personali, desidera lasciare il servizio senza subire penalizzazioni economiche. Si tratta di una novità significativa per un settore tradizionalmente vincolato da regole previdenziali rigide.

Considerando un docente con laurea quinquennale, riscattando cinque anni di studi universitari al costo complessivo di 4.500 euro, sarebbe possibile ottenere la pensione anticipata dopo poco più di 37 anni di contributi per gli uomini e poco più di 36 anni per le donne. In questo scenario, andare in pensione a 60 anni diventa fattibile, rendendo il sistema più equo e accessibile.

Riscatto della laurea – fonte aclivenezia – palermolive.it

Verso una scuola più sostenibile

Il Ddl Bucalo rappresenta un passo significativo verso una riforma previdenziale mirata al comparto scuola. L’intento è garantire sicurezza, benessere e riconoscimento del valore professionale degli insegnanti, creando strumenti che conciliano esigenze personali, carriera e prospettive pensionistiche. Si punta così a rendere il lavoro nella scuola più sostenibile e attrattivo.

Se approvato, il provvedimento potrebbe aprire la strada a ulteriori misure a favore del personale scolastico, valorizzando la formazione e incentivando il riconoscimento del merito. L’auspicio è che questa iniziativa stimoli un dibattito più ampio sulla riforma previdenziale del settore, favorendo soluzioni che combinino equità, sostenibilità e riconoscimento del contributo professionale dei lavoratori della scuola.