Palermo, incendi dolosi in due cantieri nella zona di Tommaso Natale

A fuoco un mezzo “dumper” in un cantiere di via Calcante, ed un escavatore in via Rosario Nicoletti. Entrambi gli incendi sono avvenuti nella zona di Tommaso Natale

Se a Palermo in meno di 24 ore in due cantieri si registrano incendi che danneggiano un escavatore e un mezzo senza batteria, è difficile immaginare che non siano dolosi. Anche perchè in uno dei due cantieri il sistema di videosorveglianza ha ripreso due persone che, dopo aver scavalcato il cancello, si sono dirette verso il mezzo cospargendo un liquido infiammabile all’interno della cabina. In pochi secondi l’escavatore è stato avvolto dalle fiamme.

IN VIA CALCANTE UN “DUMPER” IN FIAMME

Gli incendi hanno interessato un cantiere in via Calcante per una stazione elettrica di Rfi i ed un altro in via Rosario Nicoletti, dove sono in corso i lavori del collettore fognario. In via Calcante si sono accorti del rogo gli stessi operai dell’impresa che si occupa per conto di Rfi dei lavori di una sottostazione elettrica che servirà  la metropolitana. Quando sono entrati nel cantiere hanno riscontrato che qualcuno aveva tagliato la catena del cancello per entrare e poi bruciare un mezzo “dumper” utilizzato per trasportare il materiale di risulta degli scavi. È stato escluso il corto circuito, perché la macchina aveva la batteria fuori uso. Il danno è stimato intorno a 15-20 mila euro.

IN VIA NICOLETTI DANNEGGIATO UN ESCAVATORE

Le squadre del Vigili del fuoco sono intervenute nella notte in via Nicoletti per domare le fiamme che hanno danneggiato un escavatore utilizzato per la creazione di un “emissario” lungo 770 metri, collegato alla condotta di pressione. In questo caso il sistema di videosorveglianza ha ripreso due persone che, dopo aver scavalcato il cancello, hanno puntato dritto verso il mezzo cospargendo di liquido infiammabile direttamente all’interno della cabina. Con il risultato che In pochi secondi l’escavatore è stato avvolto dalle fiamme, domate solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco.

I RESPONSABILI ESCLUDONO MINACCE

La polizia che ha avviato le indagini, sta cercando tracce utili per potere risalire all’origine dei roghi e di eventuali responsabili. Per questo ha ascoltato i direttori dei lavori dei due cantieri, che hanno detto di non aver ricevuto richieste di denaro o minacce. Ma dagli indizi che emergono, non si può escludere che invece possa trattarsi dei classici “avvertimenti”, come purtroppo avviene in questi casi. Cioè quei “messaggi” rivolti agli interessati per invitarli a “mettersi a posto”, e a “cercarsi un amico”. Purtroppo il racket delle estorsioni è duro a morire, e in questo caso  occorre anche mettere nel conto quali sono i territori interessati da questi cantieri.