Il piccolo Riccardo dalla Lombardia a Palermo: quando a salvare vite è il sud

Dopo tanto girovagare per le strutture sanitarie del nord, grazie ad un grande gesto di amore paterno, a trapiantare con successo il fegato al bambino varesotto è l’Ismett del capoluogo siciliano.

Uno dei tanti viaggi della speranza, che spesso vedono i malati essere costretti a fare le valigie alla ricerca delle migliori strutture sanitarie ubicate nel nord Italia, questa volta ha fatto registrare il percorso inverso. La meta di una famiglia di Varese è stata Palermo, l’Ismett in particolare. Laddove, grazie all’equipe del chirurgo Jean de Ville de Goyet, il piccolo Riccardo di appena 13 mesi è stato salvato. Mani sante quelle dei medici, cuore immenso quello di papà Vincenzo, che ha donato un pezzo del suo fegato al figlio. La gratitudine di mamma Tania sarà stata indescrivibile. 

STRUTTURA PALERMITANA ALL’AVANGUARDIA

La storia, raccontata da Varesenews.it. narra della famiglia lombarda partita da Cittiglio, piccolo centro nelle valli del Verbano, per affidare il loro piccolo alle cure del chirurgo Jean de Ville de Goyet, dell’Ismett, dopo un lungo percorso con il ricovero in alcune strutture lombarde e il primo delicato intervento. Causa emergenza saniaria da covid19, le attività all’Ismett sono state riavviate a maggio. Una volta fissata la data del trapianto, si è atteso con grande fiducia l’esito dell’operazione.  Sono stati giorni di grande tensione, ma alla fine l’operazione del trapianto di fegato è andata a buon fine. Il protagonista della vicenda, Riccardo, soffre dalla nascita di una malattia rara, l’atresia delle vie biliari, che comporta l’accumulo della bile nel fegato.

LA GRATITUDINE DEI GENITORI


Quando la malattia ha cominciato a peggiorare – ha raccontato a Varesenews.it il papà Vincenzo Scognamiglio  – ci hanno chiesto di cominciare le pratiche per un trapianto di fegato ed è in questo frangente che abbiamo individuato il professor Jean de Ville de Goyet e abbiamo scelto il centro palermitano”. Dopo diversi, approfonditi esami a cui sono stati sottoposti i vari candidati alla donazione, la scelta è ricaduto su Vincenzo. “Quando abbiamo potuto riabbracciare il nostro bambino è stata un’emozione indescrivibile. Per noi è stata come una seconda rinascita. Il suo sorriso è per noi una gioia indescrivibile”. La famiglia resterà a Palermo fino a settembre per proseguire nel monitoraggio clinico di Riccardo.

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