I ragazzi del Capo in scena con “Radici”: dai Beati Paoli alla Pupaccena, otto spettacoli che raccontano Palermo
La nuova rassegna della compagnia teatrale “Araldo del Vespro” rievoca storie e personaggi iconici della cultura siciliana.
Otto spettacoli che fanno rivivere storie, personaggi e maschere della cultura siciliana, miscelando in modo creativo e unico tradizione e innovazione, prosa e danza. Da “I Beati Paoli” e “La vecchia dell’aceto” alla storia del frate siciliano che si ribellò all’Inquisizione, tutti ispirati ai romanzi di Luigi Natoli. Ancora, l’imperdibile “Teatro Del Sole”, che dà voce ai Quattro Canti di Palermo, sulle orme dei racconti di Giuseppe Pitrè e la tradizione della pupaccena. Si chiama “Radici”, la nuova rassegna di Araldo Del Vespro, la compagnia teatrale guidata dal regista Giuseppe Bongiorno e formata dai ragazzi del Capo, affiancati da attori e ballerini professionisti.
I ragazzi del Capo in scena con “Radici”
Un cartellone di otto spettacoli, fra nuove produzioni e opere che hanno segnato il successo della compagnia, in programma da novembre 2025 a novembre 2026, presso il Teatro Don Bosco Ranchibile di Palermo.
Un titolo, quello di “Radici”, che esprime l’anima di Araldo del Vespro, che concentra tutta la sua produzione teatrale sulle tradizioni e le identità siciliane. Le “radici” insomma che contraddistinguono l’essenza della nostra cultura popolare.
Tornano così sul palco i ragazzi del Capo, formati e seguiti dalla compagnia di Giuseppe Bongiorno, riportando in auge la commedia dell’arte fatta di storie, icone e maschere siciliane. Non solo, Araldo del Vespro è un esempio concreto di teatro come strumento di riscatto sociale.
“Il nostro obiettivo è riportare a teatro anche chi non può permetterselo – spiega il regista Bongiorno – e offrire opportunità e attività gratuite a bambini e ragazzi che altrimenti non potrebbero accedere ai percorsi formativi tradizionali, come scuole private di teatro, danza o musica. Insomma, attraverso l’arte vogliamo superare le diseguaglianze sociali e dare il giusto lustro a uno dei quartieri che ha segnato la storia della città, come appunto il Capo”.
Gli spettacoli in programma
Si comincia il 23 novembre 2025 con “I Beati Paoli”, replica di un’opera che ha segnato il successo della compagnia. Un tuffo nella Palermo segreta e nei misteri della giustizia popolare.
Segue “Natale al Polo Nord” (21 dicembre 2025), un racconto fantastico e coinvolgente che unisce comicità, magia e riflessione sul valore dell’infanzia e della solidarietà nel periodo natalizio.
“Calvello il Bastardo” è il primo spettacolo di nuova produzione del cartellone (8 febbraio 2026). Qui debutta un personaggio crudo e affascinante, sospeso tra emarginazione e ribellione, figlio bastardo della Storia, emblema delle periferie dell’anima e della società (Musiche della cantautrice siciliana Francesca Incudine).
Segue un classico del repertorio epico-siciliano, con echi cavallereschi e risvolti politici, “Coriolano della Floresta” (22 marzo 2026), che riprende l’omonimo romanzo di Natoli (ed è il seguito dei Beati Paoli), opera che continua a stupire per la sua attualità e forza drammatica.
“Fra Diego La Matina” (7 giugno 2026) è l’altro nuovo spettacolo della compagnia che si ispira alla figura del frate siciliano che si ribella all’Inquisizione e uccide un inquisitore. Una riflessione potente sulla libertà di coscienza e sull’identità religiosa e politica in Sicilia.
Il 13 settembre 2026 va in scena “Ferrazzano”, ispirato alle leggende e cronache popolari. Un’opera di nuova produzione che esplora l’archetipo del buffone, del guitto e del giullare, maschera irriverente del potere. A realizzare le maschere degli attori in scena, in cuoio come da tradizione, è stato il mascheraio siciliano Alessio Sapienza.
Anche in questa rassegna non può mancare “La Vecchia dell’Aceto”, uno degli spettacoli di punta di Araldo del Vespro, che mette in scena un altro capolavoro di Luigi Natoli. La storia di Giovanna Bonanno, inquietante figura del folklore palermitano, tra superstizione, povertà e femminilità repressa. Un modo per affrontare anche il tema dei femminicidi e della violenza sulle donne.
La rassegna si chiude con un’altra nuova produzione “Il Teatro del Sole – Cuntu di Pupaccena”, un’opera corale che dà voce alle quattro virtù dei Quattro Canti di Palermo, personificate e raccontate in un viaggio poetico e simbolico, tra leggende di Giuseppe Pitrè e invenzioni sceniche. Protagonista, qui, è la Pupaccena (o pupa di zucchero), la tradizionale scultura di zucchero della Festa dei Morti.
Info e abbonamenti
Per assistere agli spettacoli, oltre all’acquisto dei singoli biglietti, si può scegliere tra due tipi di abbonamenti.
L’abbonamento Argento (20 euro) all’interno del quale sono inclusi due spettacoli a scelta, più la possibilità di aggiungerne un terzo gratuito.
L’abbonamento Oro (35 euro) che include quattro spettacoli a scelta, più la possibilità di sceglierne un quinto gratuitamente.
I biglietti del singolo spettacolo hanno un costo di 12 euro (ridotto 10 euro).
Per info e biglietti/abbonamenti si può chiamare o inviare un messaggio (Whatsapp) al numero di telefono 389 2996221.
Il calendario
23 Novembre 2025
I Beati Paoli – Quinta replica
21 Dicembre 2025
Natale al Polo Nord – Replica
8 Febbraio 2026
Calvello il Bastardo – Nuova produzione
22 Marzo 2026
Coriolano della Floresta – Replica
7 Giugno 2026
Fra Diego La Matina – Nuova produzione
13 Settembre 2026
Ferrazzano – Nuova produzione
18 Ottobre 2026
La Vecchia dell’Aceto – Terza replica
2 Novembre 2026
Il Teatro del Sole – Cuntu di Pupaccena – Nuova produzione.
