Governo impugna l’ordinanza di Musumeci, che attacca: «La tutela sanitaria spetta a noi»

Il governatore insiste: «La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice. Nessuno pensi di fermare l’azione di tutela sanitaria»

È scontro tra il Governo nazionale e il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: l’Esecutivo ha impugnato l’ordinanza del governatore siciliano, Nello Musumeci, che prevedeva lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti nell’isola. Il ricorso sarebbe già stato notificato alla controparte: ora è in corso il deposito presso il Tar della Sicilia. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, aveva già ribadito nei giorni scorso come la gestione dei flussi migratori fosse competenza del governo centrale, definendo di conseguenza l’ordinanza regionale come priva di qualsiasi efficacia.


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Nel ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio, nelle persone del premier e del ministro dell’Interno, si sottolinea come il provvedimento regionale che dispone la chiusura dei centri interferisce gravemente sulla gestione del fenomeno migratorio. Un provvedimento simile, inoltre, produrrebbe effetti a carico delle altre regioni, chiamate a farsi carico dell’ospitalità dei migranti. Cosa che peraltro già avviene perché, viene sottolineato, sono stati circa 4.000 gli immigrati che nel corso dell’estate sono stati trasferiti dalla Sicilia in altre regioni italiane.

Tempestivo il commento del governatore siciliano Musumeci: “Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo“.

Nel frattempo il Viminale sarebbe al lavoro su un nuovo bando per il reperimento di altre navi-quarantena. I migranti che arrivano in Italia trascorrerebbero così a bordo il periodo di isolamento necessario ai fini di accertare la presenza di infezione da coronavirus o meno, alleggerendo il peso che grava sui centri sull’isola. Intanto domani continuerà il trasferimento di circa 850 migranti dall’isola di Lampedusa: andranno sulle navi-quarantena Azzurra e Aurelia.

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