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Città Italiana dove si parla lo spagnolo - fonte geopop - palermolive.it

C’è una città della Sardegna dove la lingua catalana resiste al tempo, sei in Italia ma ti senti in Spagna

Alghero, città situata nella Sardegna nord-occidentale, è famosa non solo per le sue spiagge assolate e il mare cristallino, ma anche per la sua particolarità linguistica. Oltre all’italiano, infatti, qui si parla ancora il catalano, una testimonianza vivente della storia e delle dominazioni che hanno segnato la città nei secoli. Questa convivenza di lingue rende Alghero un luogo unico nel panorama italiano.

Il nome Alghero deriva dall’antico sito s’Alighera, che in sardo logudorese significa “luogo d’alghe”. La forma latina Algarium si trasformò in catalano Alguer, fino ad assumere la forma italiana attuale. L’omaggio alle alghe non è puramente simbolico: le acque locali ospitano numerose specie marine, tra cui la Posidonia oceanica, pianta fondamentale per l’ecosistema del Mediterraneo e simbolo della profonda connessione della città con il mare.

La posizione di Alghero ne fece un porto commerciale molto ambito nel corso dei secoli. Controllata dai genovesi fino al 1353, la città passò poi sotto il dominio catalano-aragonese, con il sostegno della Repubblica di Venezia. Questa conquista segnò l’inizio di una nuova fase storica e culturale, cambiando profondamente l’identità della città e determinandone l’evoluzione demografica.

Dopo la vittoria di Pietro IV d’Aragona nel 1354, gran parte della popolazione ligure e numerosi sardi furono costretti a lasciare la città. Al loro posto furono insediati coloni catalani, che portarono con sé la lingua, le tradizioni e le pratiche culturali proprie della Catalogna. Questa colonizzazione è la ragione principale per cui ancora oggi il catalano è parlato ad Alghero, rappresentando un tratto distintivo della città.

Le sfide della storia

Nel corso dei secoli, Alghero ha affrontato eventi drammatici come le epidemie di peste del 1576 e del 1652, che decimarono la popolazione e costrinsero la città ad aprirsi a nuove migrazioni interne ed esterne. Nonostante questi cambiamenti e l’arrivo di nuove comunità, la presenza catalana non scomparve mai, mantenendo viva la propria lingua e cultura.

Con l’avvento dei Savoia nel 1720, Alghero iniziò a integrarsi maggiormente nel contesto nazionale italiano, favorendo una maggiore diffusione della lingua italiana. Tuttavia, il catalano rimase un elemento fondamentale dell’identità locale, testimoniando la capacità della città di conservare la propria eredità culturale nonostante le pressioni esterne.

Certo storico di Alghero – fonte geopop – palermolive.it

Il catalano oggi

Oggi il catalano continua a essere parlato nelle famiglie, nelle scuole e nei contesti culturali, mantenendo vivo un patrimonio linguistico raro e prezioso. Questa sopravvivenza linguistica rappresenta non solo un legame con il passato, ma anche un tratto distintivo della comunità algherese, che preserva con orgoglio la propria identità.

Visitare Alghero significa immergersi in un luogo dove storia, cultura e natura convivono armoniosamente. Tra le spiagge e le acque cristalline, si possono scoprire strade e quartieri che raccontano secoli di dominazioni, migrazioni e tradizioni. Parlare o ascoltare il catalano ad Alghero non è solo un’esperienza linguistica, ma un viaggio attraverso la storia e la resilienza di una città che ha saputo conservare la propria unicità nel tempo.