Formiche alla camera mortuaria del Civico di Palermo, la testimonianza shock: “Invasa la salma di mio padre”
Una testimonianza sconcertante quella di Massimo Benigno, palermitano residente in Emilia Romagna, che il 17 settembre scorso si è trovato a vegliare il padre defunto presso la camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo. “Le condizioni in cui si è svolta quella veglia erano indegne. Il dolore per la perdita si è intrecciato con l’umiliazione di dover vivere un momento sacro in uno spazio che non rispettava né il lutto né la dignità umana”, scrive l’uomo alla nostra redazione, riferendo che il corpo del genitore era stato letteralmente invaso dalle formiche.
La vicenda
Le formiche non si trovavano solo all’interno della bara ma anche all’esterno, complice, stando al racconto dell’uomo, la presenza d’acqua che colava dai vecchi condizionatori sul pavimento. La famiglia si è rivolta all’Ufficio relazioni col pubblico ricevendo la rassicurazione che entro due ore un’addetta alle pulizie sarebbe intervenuta. Nell’attesa si è cercato di rimediare, riuscendovi solamente in parte: un insetticida, acquistato dalla sorella di Benigno, è stato spruzzato accanto alla salma e, insieme agli addetti dell’agenzia funebre, si è provveduto a spostare la cassa per disinfettare l’ambiente. Successivamente il tecnico giunto sul posto avrebbe aperto i filtri del climatizzatore, constatando che erano completamente neri.
“Non parlo solo per me – scrive Benigno -. Questa testimonianza è un atto pubblico: perché nessun altro debba affrontare un lutto in simili condizioni, perché il silenzio non diventi complice dell’incuria. Il rispetto per i morti è fondamento di ogni comunità civile, e il mio gesto vuole essere un richiamo alla responsabilità collettiva”. L’uomo sottolinea anche che la camera mortuaria si trova accanto a una zona dove sono collocati decine di cassonetti dei rifiuti.
La nota dell’ospedale
Dall’ospedale Civico, con una nota, giungono “vicinanza e scuse ai familiari per l’accaduto”. L’azienda sanitaria sottolinea “l’impegno e l’abnegazione della direzione medica di presidio e della direzione sanitaria, che vigilano con la massima solerzia sui profili igienico-sanitari per prevenire e scongiurare il ripetersi di episodi simili”. L’azienda ha inoltre precisato che “l’episodio riguarda un periodo precedente, avvenuto durante l’estate, e subito dopo la segnalazione è stato effettuato un intervento di disinfestazione e sanificazione risultato risolutivo”, aggiungendo che “i servizi competenti continuano a monitorare con regolarità le aree interne ed esterne della camera mortuaria e, al momento, non è stata rilevata alcuna criticità”.
