Femminicidio Sara Campanella, processo chiuso: i genitori denunciano la madre di Stefano Argentino
Non luogo a procedere per estinzione del reato per morte del reo. La sentenza pronunciata dalla Corte d’assise di Messina, dopo una breve camera di consiglio, chiude il processo a Stefano Argentino, reo confesso detenuto per il femminicidio di Sara Campanella che si è tolto la vita il 6 agosto scorso nel carcere di Messina.
I legali della famiglia della 22enne di Misilmeri, brutalmente uccisa nel marzo scorso, hanno depositato alla Procura di Messina un esposto nei confronti di Daniela Santoro, madre di Argentino. Gli avvocati ipotizzano i reati di favoreggiamento e di concorso morale nella commissione del reato. A quanto riporta Ansa, nella querela avrebbero allegato i messaggi che madre e figlio si erano scambiati su WhatsApp.
Secondo i legali della famiglia Campanella, Daniela Santoro dopo l’omicidio avrebbe anche aiutato il figlio a fuggire e a nascondersi.
“Dare giustizia a Sara”
“Fin’ora c’è stato silenzio, necessario per un dolore così grande, ma siamo qui per dare giustizia a Sara. Perché Sara deve avere giustizia: vogliamo la verità. Se ci sono responsabilità, allora si trovino. La sua luce continuerà a illuminarci perché lei era amore e continuerà a dare amore” . Così ha affermato Concetta Serrano Spagnolo, mamma di Sara Campanella, dopo la sentenza della Corte d’assise di Messina. Alla domanda se c’è una persona a cui si riferisse, la mamma di Sara ha replicato: “Non mi esprimo, ci saranno i miei avvocati che stabiliranno tutto”.
