Per evitare lo sgombero fanno saltare in aria il casolare, morti tre carabinieri e tredici feriti: due arresti
Tragedia a Castel D’Azzano, in provincia di Verona: tre carabinieri sono morti e tredici tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti nell’esplosione di un casolare. Dalle prime informazioni le forze dell’ordine erano intervenute per sgomberare l’abitazione occupata da tre fratelli, quando all’improvviso c’è stata la deflagrazione che ha provocato il crollo dell’intero casolare composto da due piani. Non c’è stato nulla da fare per i tre carabinieri nonostante l’intervento tempestivo dei carabinieri: le vittime sono il luogotenente carica speciale Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo qualifica speciale Valerio Daprà
Sarebbe stata una donna, rimasta ferita anche lei dall’esplosione, ad innescare la deflagrazione con la complicità dei fratelli uno dei quali risulta in fuga. Gli altri due sono stati arrestati. Si tratta di agricoltori e allevatori già noti per due episodi con la stessa dinamica – la casa saturata di gas – avvenuti lo scorso anno. Secondo fonti vicine agli inquirenti la casa era satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. Lo sgombero era stato programmato da tempo con l’ausilio dei carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo considerato il pericolo dell’intervento. visto che i tentativi precedenti e la minaccia dei tre fratelli di farsi saltare in aria. All’origine del gesto sembra ci siano problemi finanziari e ipotecari.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto a Uno Mattina. “Un bilancio terribile. Al momento dell’accesso forzoso fatto a questo appartamento i testimoni raccontano che è stato subito visibile l’odore del gas e c’è stata la deflagrazione”.
