Estorsione a imprenditore, in arresto noto commerciante di Villabate | VIDEO
Il provvedimento è legato al Fermo di indiziato di delitto dello scorso 26 aprile, che aveva portato in carcere i principali responsabili dello stesso episodio estorsivo, costituenti la struttura principale della famiglia mafiosa di Villabate
Nella serata di ieri, a Villabate, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere in relazione a un episodio di estorsione che ha visto la partecipazione di un noto commerciante villabatese, titolare di un negozio di abbigliamento.
A disporre la misura il Gip presso il Tribunale di Palermo, che ha accolto la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Il coinvolgimento della famiglia mafiosa di Villabate
Il provvedimento si lega al Fermo di indiziato di delitto, eseguito lo scorso 26 aprile, convenzionalmente denominato “LUCE”. Quest’ultimo aveva portato in carcere i principali responsabili dello stesso episodio estorsivo, costituenti la struttura principale della famiglia mafiosa di Villabate.
Il complesso delle investigazioni ha consentito di acquisire un quadro indiziario grave, idoneo ad evidenziare la condotta penalmente rilevante in ordine all’estorsione commessa in danno di un’importante impresa del settore della distribuzione merci. Una condotta che si protraeva da anni attraverso il pagamento cadenzato in occasione delle festività principali.
Il soggetto coinvolto nell’episodio estorsivo odierno è ora sottoposto al provvedimento cautelare in relazione alle valutazioni del Giudice circa la gravità del fatto, il periodo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
È doveroso rilevare che l’odierno destinatario della misura cautelare è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente. La sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
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