Emergenza migranti, Musumeci è stanco: «Ue se ne frega»

È tornato a parlare degli sbarchi il Governatore della Regione Siciliana

Nello Musumeci parte, nuovamente, all’attacco sulla questione relativa agli sbarchi dei migranti in Sicilia. Il Governatore della Regione Siciliana si è detto stanco del menefreghismo dell’Unione Europea verso la sua terra. Nell’Isola, infatti, il flusso migratorio continua ad ondate ed i centri d’accoglienza della Sicilia sono al collasso. Il tutto, ovviamente, viene condito dalla problematica legata al Coronavirus: i migranti che arrivano dall’Africa, infatti, potrebbero generare nuovi focolai di Covid-19

LE PAROLE DI NELLO MUSUMECI SUI MIGRANTI

Il Governatore della Regione Siciliana non le ha mandate a dire. Durante un’intervista rilasciata a “Libero“, Nello Musumeci ha preso una forte posizione contro l’Unione Europea ed il Governo italiano:

È facile dire che c’è un’emergenza in Sicilia. Ma bisognerebbe anche avere l’onestà di riconoscere che il governo nazionale non ha previsto per tempo alcun piano. Ho letto che questa è anche l’opinione del segretario del Pd, Zingaretti. Siano conseguenziali: ammettano gli errori al posto di fare finta di nulla. Ci sono diversi livelli di responsabilità. Il primo: l’Europa. Se ne fregano e da sempre la linea di frontiera dell’Europa, che è la Sicilia, è lasciata solo all’Italia. Il secondo: il Governo centrale. Non è tollerabile che si faccia finta di nulla. Il terzo: il buonismo di bassa bottega“.

Passaggio sul Ministro Lamorgese: “C’è rispetto istituzionale ma non c’è sempre reciprocità. E mi sto stancando. Non posso apprendere da una telefonata di un prefetto che lo Stato vuole realizzare una tendopoli per centinaia di migranti. E dove? In una zona Unesco? Pazzi“. Continua: “Si dovrebbero fare cose semplici: curare i malati e limitare la presenza di tutti gli altri sul territorio nazionale. Anche perchè nella stragrande maggioranza si tratta di migranti economici, magari – conclude – attirati dall’ennesima sanatoria varata dalla ministra Bellanova…“.

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