Divulgazione di video pedopornografici, due arresti e cinque denunce a Palermo

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OPERAZIONE LUNA PARK Dalle prime ore dell´alba oltre 300 uomini della Polizia Postale stanno eseguendo perquisizioni e arresti, in flagranza, in 53 Province e 18 Regioni italiane. Gli Agenti della Polizia Postale, che hanno lavorato per diversi mesi sotto copertura in telegram e whatsapp, hanno smantellato 16 associazioni criminali ed identificato oltre 140 gruppi pedopornografici. 432 persone coinvolte in tutto il mondo: 81 sono italiani, due dei quali, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l´attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Palermo ha tratto in arresto nei giorni scorsi n. 2 persone residenti a Palermo per divulgazione cessione e detenzione di immagini video e foto pedopornografiche, ed altre 5 persone (due residenti nella città di Palermo, una persona residente in Caltanissetta e due nelle province di Agrigento e Catania) sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria competente poiché trovate in possesso di migliaia di file audio e video che documentano abusi sessuali commessi su minori.

I due arresti e le cinque denunce rientrano nell’ambito della seconda tranche di una più vasta operazione, a suo tempo denominata in codice “Parabantes”, già avviata lo scorso marzo e volta al contrasto dello sfruttamento dei minori a fini sessuali commesso attraverso la rete Internet.

Le indagini, svolte in collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e hanno appunto permesso di individuare ulteriori soggetti dediti alla diffusione in Rete di contenuti pedopornografici e allo scambio di immagini e video di violenze sessuali subite da minori, in alcuni casi purtroppo anche con età al di sotto dei 5 anni. Le persone coinvolte sono uomini, di età compresa fra i 68 anni e 41 anni, con eterogeneità dei vissuti e inseriti in ambienti sociali diversi, e tra questi anche un operatore sanitario.

Accertamenti sul materiale sequestrato

Tutto il materiale rinvenuto, compreso quello presente negli spazi cloud sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni, è al vaglio dei Magistrati inquirenti e della Polizia Postale, e sottoposto agli accertamenti necessari per far luce su eventuali ulteriori aspetti dell’inchiesta quali la ricostruzione della rete dei contatti delle persone coinvolte e l’identificazione delle piccole vittime attraverso la comparazione di foto e video già presenti in banche dati internazionali.

I risultati dell’Operazione evidenziano ancora una volta il costante impegno profuso nella lotta alla pedopornografia online, settore in cui la Polizia di Stato continua a intensificare i propri sforzi di prevenzione e contrasto di un fenomeno purtroppo diffuso, monitorando costantemente il web per contrastare la fattispecie e proteggere i minori dai pericoli della Rete. Gli indagati, ovviamente, sono comunque da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.