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Acquistare un divano - fonte pexels - palermolive.it
Addio Bonus Mobili 2026, le detrazioni per arredare casa è a rischio: le novità introdotte dalla politica dei tagli ai bonus
Il Bonus Mobili potrebbe sparire a partire dal 2026, diventando una delle agevolazioni economiche escluse dalla nuova Legge di Bilancio. Negli ultimi anni, il bonus ha permesso a molti contribuenti di arredare la propria casa con uno sconto significativo, supportando al contempo l’intero comparto del settore arredamento, dai produttori ai negozianti.
Dal suo avvio, il Bonus Mobili ha rappresentato un incentivo molto apprezzato, legato a ristrutturazioni edilizie e all’acquisto di arredi ed elettrodomestici per la prima casa. Grazie a questa misura, numerose famiglie hanno potuto rinnovare gli interni con un risparmio concreto, beneficiando di detrazioni fiscali che hanno inciso positivamente sul bilancio familiare.
La Legge di Bilancio 2025 ha avviato una linea chiara di riduzione dei bonus edilizi e dei bonus correlati. In questa ottica, il Bonus Mobili è stato già ridotto nel tetto massimo di spesa e rischia di non essere confermato nella nuova manovra del 2026. L’obiettivo del Governo è quello di semplificare il sistema delle detrazioni e ridurre la spesa pubblica, con particolare attenzione alla razionalizzazione delle agevolazioni fiscali.
Il Bonus Mobili, valido solo per la prima casa, consente uno sconto del 50% su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La misura può essere richiesta esclusivamente da chi ha effettuato lavori di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. È importante non confondere il bonus con altre agevolazioni, come il bonus rottamazione elettrodomestici, previsto dalla Legge di Bilancio 2025.
Scadenza imminente per usufruire del bonus
Chi ha effettuato ristrutturazioni può ancora usufruire del bonus acquistando mobili ed elettrodomestici entro il 31 dicembre 2025. Dopo questa data, l’agevolazione non sarà più disponibile se non verrà confermata nella Legge di Bilancio 2026. Questo rappresenta un invito concreto a chi vuole approfittare dello sconto a programmare gli acquisti entro la fine dell’anno.
La probabile esclusione del Bonus Mobili dal 2026 deriva da diversi fattori. Da un lato, il Governo punta alla riduzione dell’aliquota Irpef, al taglio delle detrazioni e alla semplificazione del sistema fiscale. Dall’altro, il bonus ha già subito un ridimensionamento nel 2025, passando da un tetto di spesa di 8.000 euro a 5.000 euro, in linea con la riduzione generale degli incentivi legati agli interventi edilizi.

Critiche e possibili effetti collaterali
La decisione di non confermare il Bonus Mobili non è priva di critiche. Molti esperti ritengono che una stretta sulle detrazioni fiscali possa favorire il lavoro nero, poiché ridurre gli incentivi ufficiali potrebbe spingere parte del settore dell’arredamento e dei lavori domestici verso transazioni non tracciate, con conseguenze negative per la legalità e per le entrate fiscali.
Il futuro del Bonus Mobili resta incerto, e chi intende usufruirne deve farlo entro il 31 dicembre 2025. L’attenzione dei contribuenti deve concentrarsi sulla tempistica degli acquisti e sulla corretta documentazione delle ristrutturazioni. Per chi sperava di continuare a beneficiare delle detrazioni nel 2026, al momento l’unico consiglio è pianificare gli acquisti entro l’anno corrente, poiché la misura potrebbe non essere più disponibile nella prossima manovra economica.
