Dietrofront del Governo sulla data di riapertura per calcetto e discoteche

Il Consiglio dei ministri che ha esaminato le disposizioni per il contenimento del coronavirus previste nel prossimo Dpcm ha molto discusso sulle date, ed alla fine alcune sono state spostate

All’interno del Consiglio dei Ministri c’è stato un acceso dibattito sul prossimo Dpcm, il Decreto del presidente del consiglio in via di definizione con le disposizioni per il contenimento del coronavirus. In discussione le date previste per la riapertura di alcune attività nella Fase 3. Alla fine ha vinto il fronte dei no, con il risultato di un dietrofront che fa slittare alcune date che ieri parevano certe.

CALCETTO RIMANDATO

Infatti è saltato il placet per le partite di calcetto, basket, pallavolo, pallanuoto e beach volley oltre che alla boxe e alle arti marziali.  Quindi, non c’è più l’ok previsto  per il 15 giugno,  la data prevista per il via libera a questi sporti. Si potrà ricominciare dieci giorni dopo, il 25. Il premier Conte in proposito ha detto: «Dal 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto amatoriali, se le regioni ma anche il ministro dello Sport e della Salute accertano che ricorre la compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica».

RINVIO ANCHE PER LE DISCOTECHE

Cambia lo scenario anche per quanto riguarda la riapertura delle discoteche. La riapertura è rimandata di un mese,  al 14 luglio. Gli amanti delle piste da ballo debbono aspettare ancora 30 giorni prima di poter tornare a scatenarsi. D’altro canto le direttive relative alla riapertura del 15 giugno diramate ieri,  avevano fatto molto discutere,  e i gestori avevano fatto notare come fosse molto difficile, se non proprio impossibile, farle rispettare. Inoltre avevano fatto sapere che comunque molti non avrebbero  riaperto. Anche il riavvio  delle sale da ballo, delle fiere e dei congressi è rinviata al 14 luglio, così come i servizi di crociera per le navi battenti bandiera italiana.

DAL 15 RIAPRONO SALE BINGO E SALE SLOT

Differente, invece, la previsione per le aree gioco per i più piccoli nei parchi e nelle ville, per le sale giochi, le sale scommesse, le sale bingo, i centri benessere e le terme per i quali l’apertura è prevista per il 15 giugno, a patto che le Regioni verifichino che l’attività non contrasti con l’andamento della curva epidemiologica. Ossia, in caso di pericolo potranno essere richiuse in un qualsiasi momento dall’amministrazione regionale. Mentre invece per effettuare viaggi fuori dall’Europa bisognerà attendere fino al 30 giugno.