Il destino di via Roma, legato a quello della Rinascente è nel cuore di tutti

Anche il mondo della politica palermitana, trasversalmente, caldeggia la risoluzione della faccenda. Figuccia:«Orlando faccia l’arbitro»

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE RINASCENTE

In serata, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando dichiara: “Ho incontrato poco fa i lavoratori della Rinascente, cui ho ribadito la richiesta di intervento del Governo nazionale. L’intervento dell’Amministrazione comunale mira a tutelare la presenza in città di questa azienda e il valore economico che rappresenta per il tessuto commerciale di via Roma e del centro storico”.

Non si può, anzi non si deve permettere che la Rinascente chiuda i battenti. Palermo sta soffrendo maledettamente questa fase della sua storia millenaria. Ne ha viste e vissute di tutti i colori il capoluogo siciliano. Tra bombe piovute dal cielo e altre fatte esplodere per le strade, tra quartieri endemicamente poveri ai quali sembra essere vietato persino sognare qualsivolgia possibilità di riscatto, ai cumuli di immondizia simili a montagne per le strade, chiaro esempio di una (dis)organizzazione che parte dell’alto. Insomma, ci voleva solo la pandemia per assestare il colpo del Konck out, dal quale rialzarsi potrebbe questa volta risultare impossibile. Non foss’altro perchè il coronavirus ha colpito un tessuto socio economico già asfittico da almeno una dozzina di anni, quando iniziò quella maledetta crisi nazionale, anzi, mondiale che ha stravolto la vita di tantissime persone. 

VIA ROMA NON ATTENZIONATA COME ACCADUTO PER IL CASSARO

In primis la serenità dei commercianti, per i quali il lockdown ha in molti casi significato l’impossibilità di riaprire i battenti. Saracinesche chiuse, con spesso affissi quegli odiosi cartelli affittasi e vendesi che hanno trasformato strade più o meno importanti di Palermo in luoghi sempre più privi di vitalità. E’ il caso di via Roma, che del capoluogo siciliano rappresenta una delle arterie più importanti in assoluto. Da sempre. Lo dice lo stesso assetto urbanistico della città. Via Roma è asse fondamentale perchè guarda dritto negli occhi la stazione centrale, da una parte terminando la sua corsa nella fastosa Piazza Giulio Cesare, e dalla parte opposta sbucando in piazza Don Luigi Sturzo, famosa perchè sita alle spalle del teatro Politema . Dal punto di vista metropolitano strada più strategica della parella via Maqueda, negli ultimi anni non ha però conosciuto lo stesso sviluppo economico. E’ stato infatti al cassaro, e al vicino “salotto di Palermo”, le due aree in cui si concentra il maggior numero delle meraviglie architettoniche e monumentali della città, che l’amministrazione comunale ha di certo rivolto maggiori attenzioni. Una scelta che nell’ottica turistica può essere considerata legittima quanto comprensibile, ma che ha infastidito non poco tutti quei commercianti con i negozi dislocati in altre zone del centro.  E fu così che la larga, lunga, bella ed antica via Roma pian piano ha conosciuto il suo tramonto.

300 FAMIGLIE IN ANSIA

Affinchè non sprofondasse anzitempo nel buio più assoluto, tuttavia, è rimasta La Rinascente, lo storico e prestigioso negozio milanese che, nella zona, divenne una sorta di ultimo baluardo di speranza, traino decisivo per gli altri, pochi, esercizi ancora in vita, Mondadori compresa. Anni fa, l’annuncio dell’apertura di un marchio di tale portata sotto sotto non potè che inorgoglire i palermitani, gli stessi che oggi dimostrano di essere amareggiati non poco dal fatto che il 31 di ottobre, a meno di miracolosi ripensamenti da parte di Inarcassa il negozio di via Roma chiuderà i battenti. Le 300 famiglie (100 i dipendenti diretti, almeno altri 200 i lavoratori che gravitano attorno alla Rinascente) coinvolte sperano nell’intervento provvidenziale di chi è preposto a risolvere la questione. Tra le tante figure che si stanno spendendo affinchè tutto possa essere risolto il sindaco Leoluca Orlando. A tirarlo in ballo è il parlamentare dell’Ars Vincenzo Figuccia.

L’APPELLO DELLA POLITICA

Primo giorno di sciopero per i circa 300 dipendenti della Rinascente di Palermo, l’ultimo gigante commerciale di via Roma che rischia ora di chiudere. Presente il parlamentare dell’Udc Vincenzo Figuccia  che ai microfoni ha dichiarato: “Faccio un appello all’amministrazione comunale, al Sindaco e alla sua giunta, individuati quale arbitro nella diatriba tra i vertici Rinascente e la proprietà, ad esercitare il proprio ruolo evitando che un nuovo ed ennesimo relitto soggiaccia in una via sempre più cimiteriale. L’immobile infatti, senza la licenza posseduta da Rinascente si svuoterebbe di significato, lasciando nel degrado urbano questa parte significativa della città. Si individui un canone congruo agli attuali indici di mercato, evitando ogni forma di speculazione. Non possiamo più attendere – conclude – e più di noi questi padri e madri di famiglia che adesso vogliono solo certezze”.

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