Dall'Italia

Covid, allarmante aumento contagi tra infermieri: “Numeri che preoccupano”

“Credo che la terza dose di vaccino anti-Covid andrebbe fatta a tutta la categoria del personale sanitario, ma molto dipenderà anche dai dati relativi alle reinfezioni dei sanitari visto che è la categoria che si è vaccinata per prima”, Così Silvestro Scotti, presidente della Federazione italiana dei medici di medicina generale“È chiaro che se si rileva un aumento dell’incidenza dei casi tra i sanitari, allora la terza dose va sicuramente estesa. Ma non ci vengano a dire, di fronte all’esplodere delle varianti, che è tutto sotto controllo e dovevamo aspettarcelo”, ha aggiunto.

DENUNCIATO AUMENTO CONTAGI DA COVID

Da lunedì 20 settembre cominciano le somministrazioni della terza dose di vaccino anti- Covid, destinate agli immunodepressi. Gli infermieri, tra i primi a essersi vaccinati, ora denunciano un aumento dei contagi tra il personale sanitario a causa di una possibile riduzione dell’immunità. Per questo motivo, chiedono di “chiarire i tempi della terza dose.

LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI

Per gli infermieri si tratta di “numeri preoccupanti”. Per questo motivo, alle Asl chiediamo di “chiarire” quanto “sta accadendo nelle ultime settimane” tra le corsie degli ospedali. Davanti a una “potenziale riduzione dell’immunità dal Covid”, la richiesta è di essere inseriti presto tra i primi cittadini a dover ricevere la terza dose. Il sindacato degli infermieri Nursing Up fa sapere che, tra il 10 agosto e il 10 settembre1.848 operatori sanitari (soprattutto infermieri) sono risultati positivi al Covid-19.

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Redazione PL