Covid-19, Aldo Panci rimosso dall’incarico: non seppe gestire focolaio di Villa Eleonora

La struttura sanitaria privata convenzionata sarà adesso affiancata da un risk manager mandato dalla Regione Siciliana

A costargli la revoca dell’incarico della gestione di Villa Maria Eleonora Hospital a Palermo è stata la gestione della struttura, al centro di una serie di verifiche iniziate nella fase clou dell’epidemia, in pieno lockdown. Fu proprio l’espandersi del contagio che portò alla scelta di chiudere l’ospedale per una sanificazione profonda, operazione che avvenne a partire dal 16 aprile.
Aldo Panci  per questo non è più il direttore sanitario del Maria Eleonora Hospital. La struttura sanitaria privata convenzionata teatro di focolaio di contagio da Covid19 ad aprile scorso a Palermo sarà adesso affiancata da un risk manager mandato dalla Regione siciliana per assisterla nelle fasi di ripartenza e riorganizzazione. A prendere la decisione, la settimana scorsa, tramite un decreto, è stato il dirigente generale del Dipartimento della Pianificazione strategica dell’Assessorato firmato dal dirigente generale Mario La Rocca. 

A confermare a BlogSicilia l’assunzione di provvedimenti riorganizzativi è l’assessore regionale per la salute Ruggero Razza che ha seguito da vicino l’intera vicenda sin dall’insorgere del contagio.

Un provvedimento adottato dopo che i  contaggi raggiunsero quota 35, tra medici, infermieri e pazienti. A causa del focolaio si predispose una sanificazione e disinfezione degli ambienti della clinica, con una operazione coordinate con l’Asp e la protezione civile regionale.

Il focolaio di Covid19 nella clinica finì anche all’attenzione del procuratore aggiunto di Palermo Ennio Petrigni, che ha aperto un fascicolo conoscitivo – un cosiddetto “Modello 45” senza alcuna ipotesi di reato – dopo avere ricevuto una nota dei carabinieri del Nas, che ha rappresentato la situazione nella struttura sanitaria.

Nella clinica i trentacinque positivi sono il risultato arrivato dopo l’esecuzione di 204 tamponi prelevati nei giorni scorsi a pazienti, dipendenti, sanitari e fornitori.

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