Corteo a Palermo dopo l’abbordaggio della Flotilla, tensioni tra manifestanti e polizia in centro
Dopo l’abbordaggio della Flotilla, diverse manifestazioni si sono svolte in tutta Italia e non solo. A Palermo un corteo si è riunito ieri sera, intorno alle 23, in piazza Sant’Anna per poi marciare fino al teatro Massimo e successivamente verso piazza Politeama, al grido di “Free Palestine”.
All’ingresso della piazza, dov’è in allestimento il villaggio dell’Esercito, i manifestanti hanno trovato ad attenderli un cordone di agenti in tenuta antisommossa. Quando alcuni hanno provato a superare il blocco, la tensione è esplosa tra urla e spintoni. La calma è tornata solo a tarda notte.
Una delegazione sarà ricevuta in prefettura per discutere del rinvio dell’inaugurazione del villaggio militare. Il corteo ha poi rinviato l’appuntamento a oggi, alle 18, nuovamente davanti al Politeama.
Scontro sul villaggio dell’Esercito
Tra l’altro, proprio l’apertura del villaggio dell’Esercito in piazza Politeama, visitabile fino al 5 ottobre, aveva suscitato non poche polemiche. La Cgil, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e alcuni politici locali si sono scagliati contro l’iniziativa.
“C’è la totale incompatibilità di questo evento, simbolo di una cultura bellicista, con l’ ulteriore innalzamento della tensione nel versante orientale dell’Europa, il genocidio in atto a Gaza contro il quale il 22 settembre scorso la scuola, i lavoratori e tutta la società civile hanno manifestato”, ha sottolineato l’Osservatorio.
“In questa occasione – ha invece dichiarato il sindaco Roberto Lagalla – vogliamo ricordare con orgoglio l’impegno dell’esercito italiano nelle missioni umanitarie e di peacekeeping che, in numerosi scenari internazionali”. E ancora: “Palermo e questa amministrazione abbracciano senza il minimo indugio il desiderio di pace, è propizio il momento per rinnovare un patto di solidarietà e vicinanza tra istituzioni, civili e militari, e i cittadini”.
Di polemiche “incomprensibili e immotivate” parla l’assessore Giampiero Cannella, mentre l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, osserva che “non servono populismo e demagogia, ma solo rispetto e gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dell’esercito e delle forze armate, che ogni giorno servono la Patria mettendo a rischio la propria vita e la propria incolumità”.
La Cgil ha chiesto al prefetto e al sindaco di revocare l’autorizzazione per l’evento: “Noi partecipiamo alle manifestazioni che mettono al centro il tema della pace piuttosto che a vetrine, nella piazza centrale di Palermo, che esibiscono armamenti e strumenti di guerra, che non fanno altro che normalizzare una deriva militarista della nostra città. Forse, in piazza Politeama, sarebbe meglio allestire con le tante associazioni, la chiesa, i sindacati un villaggio della pace”. Di tutt’altro avviso, Carolina Varchi che parla di “bellissima occasione per avvicinare i cittadini a una realtà fatta di sacrificio, disciplina e dedizione. Sono grata a quanti hanno reso possibile questa manifestazione. Anche i più piccoli avranno l’opportunità di conoscere da vicino quelle tute mimetiche che sono simbolo di sicurezza, legalità e pace”.
