Coronavirus, giovani e movida sotto accusa mentre i casi raddoppiano

I dati non mentono e mettono ai riflettori le serate dei giovani.

I contagi da Coronavirus sono in aumento in tutta Italia. Per il momento, è importante dirlo, la curva epidemiologica non desta grande preoccupazione ma i nuovi casi, raddoppiati in diverse parti del nostro Paese, rappresentano un campanello d’allarme nitido da ascoltare e tenere attentamente sotto controllo. Tradotto: ancora non è il momento di avere paura ma, senza attenzione, il detonatore virale potrebbe esplodere nuovamente. L’incremento dei positivi al Covid-19, in queste settimane, ha portato una novità sostanziale che mette sotto accusa giovani e movida: i contagiati non risultano essere più gli over 60. L’età media, infatti, è scesa a 40 anni.

CORONAVIRUS: MOVIDA VEICOLO DI CONTAGI?

L’estate, da che mondo è mondo, porta con sé tre caratteristiche capaci di contraddistinguerla dalle altre stagioni: sole, mare e movida. Mentre il sole ed il mare, se vissuto con attenzione, sono fattori sicuramente positivi, la movida risulta essere uno dei veicoli principali per i nuovi contagi da Coronavirus. E la movida, si sa, viene vissuta dai giovani che, infatti, risultano essere la categoria più attaccata, almeno al momento, dal virus arrivato dalla Cina. In tutta Italia, con la bella stagione, i ragazzi sono portati a frequentare di più i locali uscendo dalla calura di casa. Questa smania tipicamente estiva, però, comporta rischi se non viene accompagnata da comportamenti accorti e responsabili. Da parte dei giovani ma anche dei titolari dei locali che animano le uscite serali e notturne.

Il pericolo di assembramento, infatti, è sempre dietro l’angolo: molti ragazzi si assiepano fuori dai locali creando gruppi che non mantengono le distanze di sicurezza. Tutto questo viene aggravato dall’assenza delle mascherine. Questo dispositivo nelle serate giovanili viene sempre più accantonato aumentando, così, la possibilità di contagio. In questi comportamenti errati, però, c’è anche una percentuale di colpa da addebitare ai proprietari dei locali della movida ed ai dipendenti di quest’ultimi: sono loro, infatti, che dovrebbero regolare l’afflusso dei clienti cercando di far rispettare tutte le regole di sicurezza. Non a caso, diversi gestori sono stati pesantemente multati e, qualcuno, è stato anche costretto a chiudere per un determinato lasso di tempo.

Da occasione di svago a possibile piaga sanitaria. La movida, con la sua spensieratezza, potrebbe diventare un veicolo pericoloso per i contagi. Serve tanta attenzione: giovani ed uscite serali, in questo momento, sono sotto accusa e gli ultimi dati confermano che il virus attacca, ad oggi, soprattutto questa determinata categoria che, in estate, è portata a vivere tantissimo tempo fuori casa. In compagnia: tra un cocktail ed una chiacchierata con la comitiva. Spesso senza precauzione. 

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