Chiesti 250mila euro di risarcimento: il Comune querela lo chef Gigi Mangia

Dopo la richiesta di risarcimento danni avanzata dal ristoratore di via Principe di Belmonte, l’Amministrazione comunale risponde con una querela, sostenendo che le istanze di Mangia contenevano errori tecnici e formali

Si aggiunge un’altra puntata nella querelle tra lo chef Gigi Mangia e il Comune di Palermo. Il ristoratore nei giorni scorsi ha chiesto  all’amministrazione comunale, tramite il suo avvocato, un risarcimento di 250mila euro  “per manifesta omissione e violazione dei principi di diligenza amministrativa”. Nelle sue motivazioni Mangia asserisce che il Comune non ha mai risposto a nessuna delle sue istanze, attraverso le quali ha chiesto di potere disporre di uno spazio maggiore all’aperto nel ristorante da lui gestito in via Principe di Belmonte, con l’intento di potere incrementare la quantità di posti a sedere.

 

ORLANDO QUERELA

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non appena avuta notizia della richiesta di risarcimento avanzata da Mangia, ha dato mandato all’avvocatura comunale di presentare una querela nei confronti del ristoratore. «Non è ammissibile che un imprenditore continui ripetutamente a presentare istanze del tutto irregolari nonostante le indicazioni ricevute dagli uffici ─ ha detto Orlando, come riportato dal Giornale di Sicilia ─. E inoltre ─ ha continuato ─  poi rilasci affermazioni prive di qualsiasi fondamento e gravemente offensive nei confronti del lavoro degli uffici comunali». 

ISTANZE CON ERRORI TECNICI

L’Amministrazione comunale ha tenuto a precisare, inoltre, che una prima istanza prevedeva l’occupazione di uno spazio già assegnato a un’altra impresa e una seconda conteneva errori tecnici e formali. In entrambi i casi, dicono dal Comune,  la risposta da parte degli uffici è stata fornita circa 3 settimane dopo il deposito dell’istanza.