Caro voli, protesta all’aeroporto di Palermo: “Tornare a casa per Natale è un diritto che va garantito”

L’associazione Nun si parti, insieme a Federconsumatori Sicilia, annuncia un sit-in di protesta per la giornata di lunedì 22 dicembre. L’iniziativa è aperta ad associazioni, sindacati e cittadini.

aerotaxi

Il caro voli continua a colpire duramente la Sicilia e a pagare il prezzo più alto sono soprattutto i giovani studenti e lavoratori che vivono fuori dall’isola e che, in occasione delle festività natalizie, desiderano rientrare a casa. Quest’anno, a ridosso del Natale, i prezzi dei biglietti aerei da e per la Sicilia hanno registrato rincari fino al 900% rispetto alle tariffe base, con costi che superano spesso i 500 euro per una sola tratta. Una situazione che costringe molti giovani emigrati siciliani a fare sacrifici per mesi pur di tornare a casa, o addirittura a rinunciare al rientro per mancanza di risorse economiche.

Per denunciare questa situazione e ribadire che tornare a casa non può essere un privilegio, l’associazione Nun si parti, insieme a Federconsumatori Sicilia, organizza un sit-in di protesta all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo. L’appuntamento è per lunedì 22 dicembre alle ore 10, davanti all’area Arrivi. L’iniziativa è aperta ad associazioni, sindacati e cittadini.

Protesta contro il caro voli all’aeroporto di Palermo

L’obiettivo è accogliere simbolicamente i siciliani emigrati di rientro sull’isola e richiamare l’attenzione delle istituzioni, che non riescono ancora a incidere in maniera decisa sul tema.

“Il caro voli pesa soprattutto su migliaia di giovani che sono stati costretti a lasciare l’isola per motivi di studio o lavoro – dichiara Anthony Graziano di Nun si parti –. Molti di loro non hanno una stabilità economica tale da permettersi di acquistare biglietti da 400 o 500 euro e spesso rinunciano. Tornare a casa per Natale non può dipendere dal reddito o diventare una scelta impossibile: è un diritto che va garantito”.

“Nel frattempo, le compagnie aeree continuano a beneficiare di uno squilibrio strutturale tra domanda e offerta nei periodi di punta – sottolinea una nota -. Le recenti anticipazioni sull’indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), illustrate dal segretario generale Guido Stazi nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati, confermano quanto Federconsumatori Sicilia sostiene da anni: il problema del caro-voli nelle isole maggiori non può essere risolto dal mercato, ma richiede un intervento politico strutturale”.

La Rosa: “Contrastare svantaggi insularità è dovere costituzionale”

“L’Antitrust ha chiarito che non servono manipolazioni dei prezzi: a farli esplodere è lo squilibrio cronico tra domanda e offerta nei periodi critici – spiega Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia –. Da anni chiediamo che la politica si assuma la responsabilità di convocare allo stesso tavolo compagnie aeree, aeroporti, consumatori, sindacati ed enti locali, per definire un calendario di voli a prezzi concordati nei periodi come le festività natalizie. Contrastare gli svantaggi dell’insularità è un dovere costituzionale: adesso servono risposte concrete”.