Cantieri di Servizio, il Movimento del Popolo Siciliano sul piede di guerra: “Esclusi 400 aventi diritto”

Il Movimento del Popolo Siciliano, guidato da Tony Guarino, lancia un ultimatum alle istituzioni comunali e regionali, denunciando il mancato inserimento di 400 cittadini aventi diritto nel progetto dei Cantieri di Servizio del Comune di Palermo.

Secondo quanto dichiarato da Guarino, presidente del Movimento e dell’associazione “Sicilia per i Siciliani APS”, l’assessore comunale Pietro Alongi avrebbe garantito l’inserimento dei soggetti selezionati nella graduatoria definitiva, come previsto dal bando. Tuttavia, a oggi, nessuna risposta ufficiale sarebbe giunta dall’assessorato competente. “Abbiamo segnalato la questione a diversi esponenti politici, ma il silenzio istituzionale persiste. È una vergogna sociale e un vero sopruso ai danni della popolazione palermitana”, afferma Guarino.

Cantieri di Servizio, il Movimento del Popolo Siciliano sul piede di guerra

Il Movimento denuncia il mancato rispetto degli impegni presi e l’assenza di trasparenza nella gestione dei fondi già stanziati per il progetto. Guarino annuncia l’avvio di una serie di azioni popolari e legali contro ogni componente istituzionale coinvolto, accusando i rappresentanti politici di non svolgere il proprio ruolo al servizio dei cittadini.

“Questi signori in giacca e cravatta percepiscono stipendi pagati dalla collettività, ma ignorano le esigenze reali della gente. Siamo pronti a organizzare un presidio permanente, anche contro la loro volontà, perché è un diritto civico e civile avere risposte e assistenza”, prosegue Guarino.

Il Movimento del Popolo Siciliano promette di portare avanti una campagna di sensibilizzazione e denuncia, anche in vista delle prossime elezioni, per informare la cittadinanza su quanto accaduto negli ultimi cinque anni di amministrazione comunale e regionale. “Non tollereremo più soprusi legalizzati – va avanti imperterrito Guarino – Continueremo la nostra propaganda per il diritto al non voto, perché votare dovrebbe significare essere rappresentati. Ma ciò, purtroppo, non lo abbiamo mai visto.”