Economia

Bonus Lavoratori Autonomi ISCRO: requisiti, calcolo, domanda

La domanda è telematica e va presentata all’Inps. Vediamo quali sono i requisiti per ottenere l’indennità per lavoratori autonomi, come richiederla, i destinatari e quando parte l’ISCRO.

BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO: COS’È E COME FUNZIONA

Con la Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) è stato introdotto, infatti, il nuovo bonus ISCRO destinato ai lavoratori autonomi. Nello specifico, così come previsto dalla Legge 178/2020 (articolo 1, commi da 386 a 400), il bonus è rivolto esclusivamente ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla gestione separata, ovvero lo specifico fondo pensionistico nazionale disciplinato dalla Legge 8 agosto 1995, n. 335 (articolo 2, comma 26). Dunque i destinatari del bonus ISCRO sono coloro che esercitano la professione autonoma in vari settori, così come da Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (articolo 53, comma 1).

L’indennità è prevista in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023. Ad erogare il bonus è l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, cioè l’Inps. L’Istituto ha rilasciato la procedura per richiedere il bonus artigiani e partite IVA e, con la circolare n. 94 del 30-06-2021, ha fornito tutte le istruzioni sulla misura e su come presentare le domande ISCRO.

BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO REQUISITI

Il bonus lavoratori autonomi Inps è rivolto a liberi professionisti, anche partecipanti in società semplici o studi associati, che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni. Per richiedere il bonus lavoratori autonomi con partita IVA occorre, inoltre, possedere i seguenti requisiti:

  • iscrizione alla gestione separata;
  • non essere titolari di pensione diretta o di altre forme di previdenza obbligatorie;
  • non essere beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, che sia inferiore almeno del 50% al reddito medio prodotto nei tre anni precedenti;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
  • essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori.

La richiesta per ottenere il bonus ISCRO non può essere accolta se non risulta comunicata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 4 anni precedenti a quello di presentazione della domanda.

La Legge di Bilancio prevede anche che l’erogazione del il bonus ISCRO 2021 sia accompagnata alla partecipazione dei beneficiari a percorsi di aggiornamento professionale. A stabilire quali devono essere i percorsi di aggiornamento professionale è il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle finanze, dopo che vi sia stata Intesa in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il monitoraggio sul rispetto delle regole è affidato all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – Anpal.

BONUS ISCRO: DA QUANDO PARTE E DURATA

La sperimentazione dell’indennità ISCRO parte dal 1° luglio 2021 e termina nel 2023. L’agevolazione va richiesta entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati e decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Viene erogata per 6 mensilità.

IMPORTO E DOTAZIONE FINANZIARIA

Il bonus ISCRO 2021 Inps ha un importo variabile da 250 a 800 euro, a seconda dei requisiti del beneficiario. Il beneficio non concorre alla formazione del reddito e non comporta l’accredito di contribuzione figurativa.

Per erogare il sostegno economico, la Legge di Bilancio 2021 ha previsto un limite di spesa pari a 70,4 milioni di euro per l’anno corrente, 35,1 milioni di euro per il 2022 e 19,3 milioni di euro per il 2023. Invece, per il 2024 sono stati stanziati per adesso solo 3,9 milioni di euro.

COME SI CALCOLA

Per il bonus ISCRO il calcolo dell’importo erogabile è effettuato sulla base dell’ultimo reddito del lavoratore autonomo. Il beneficio, infatti, è pari al 25% su base semestrale del reddito certificato presso l’Agenzia delle entrate e già trasmesso all’Inps alla data di presentazione della domanda. In sostanza si divide il reddito annuale (12 mesi) per due (6 mesi) e si moltiplica per il 25%.

Quindi il calcolo ISCRO ad esempio per un reddito pari a 6.000 euro va effettuato dividendolo per due (6.000 euro : 2 = 3.000 euro) e moltiplicando poi la cifra ottenuta per il 25% (3.000 euro x 25% = 750 euro). In questo modo si determina il bonus mensile ISCRO, che nel caso specifico è pari a 750 euro al mese.

Qualora nel calcolo ISCRO invece, l’importo sia inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro, la quota mensile è stabilità su una delle due cifre limite. Cioè se l’importo risulta inferiore a quello minimo o superiore a quello massimo viene erogata una indennità pari a 250 euro nel primo caso e 800 euro nel secondo.

BONUS ISCRO INPS DOMANDA

La richiesta bonus lavoratori autonomi va presentata direttamente all’Inps, attraverso l’apposito servizio bonus ISCRO domanda raggiungibile dal portale web dell’Istituto. Le domande per il bonus ISCRO 2021 devono essere presentate entro il 31 ottobre 2021, in una delle seguenti modalità:

  1. direttamente online dal cittadino, che può autenticarsi al portale Inps tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE), identità SPID almeno di secondo livello o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  2. tramite il Contact Center integrato Inps, chiamando gratis il numero verde 803164 da rete fissa, o chiamando il numero 06164164 da rete mobile, a pagamento co tariffa variabile a seconda del proprio operatore;
  3. mediante patronati e intermediari autorizzati, con l’aiuto gratuito di un patronato o di un altro intermediario autorizzato.

Per presentare domanda ISCRO, il richiedente deve auto certificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni interessati, salvo che non siano già a disposizione dell’INPS. Verrà fatta poi una verifica con successiva comunicazione dell’INPS all’Agenzia delle Entrate, in merito ai soggetti che hanno presentato la richiesta.

QUANDO DECADE IL BONUS LAVORATORI AUTONOMI ISCRO

Il bonus partite IVA può decadere? Si. Il bonus Inps ISCRO decade quando il beneficiario, nel corso del periodo di erogazione dell’indennità, incorre in una delle seguenti situazioni:

  • cessa la partita IVA;
  • diventa titolare di trattamento pensionistico diretto;
  • si iscrive ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • diventa destinatario del reddito di cittadinanza.

CUMULABILITÀ E INCOMPATIBLITÀ

Il bonus lavoratori autonomi ISCRO 2021 è cumulabile e compatibile con l’assegno ordinario di invalidità, previsto dalla Legge 12 giugno 1984, n. 222. Invece il bonus lavoratori autonomi ISCRO è incompatibile con il reddito di cittadinanza e con le indennità di disoccupazione NaSPI e DIS-COLL. L’agevolazione è compatibile anche con la titolarità di cariche politiche o elettive, esclusivamente se per prevedono come compenso un gettone di presenza. Invece, se sono previsti altri emolumenti, compensi o indennità di funzione diverse dal gettone di presenza, non si ha diritto al bonus ISCRO.

COME FARE RICORSO

In caso di mancata approvazione della domanda ISCRO o decadenza, si può presentare ricorso presso il Comitato Amministratore per la Gestione Speciale, così come previsto dalla Legge 335 del 1995. Il ricorso va presentato entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento amministrativo in due modalità diverse:

  • direttamente online tramite il sito web Inps (prestazioni e servizi > servizi > ricorsi on-line);
  • tramite istituti di patronato o altri intermediari autorizzati dell’Istituto attraverso gli specifici servizi telematici offerti.

In caso di richiesta di riesame sarà avviata un’istruttoria mista, automatica e manuale, dalle strutture territoriali con le verifiche messe in campo dall’Inps e dell’Agenzia delle Entrate su ogni specifica decisione contestata. L’INPS, attraverso il messaggio n. 3180 del 22-09-2021, ha dato tutte le indicazioni sulle modalità per chiedere il riesame.

RIFERIMENTI NORMATIVI

LEGGE BILANCIO 2021 (Pdf 4Mb) – Legge 30 dicembre 2020, n. 178.
CIRCOLARE INPS n. 94 (Pdf 255 Kb) del 30 giugno 2021.
MESSAGGIO INPS n. 3180 (Pdf 266Kb) del 22 settembre 2021.

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Published by
Redazione PL