Sottufficiale morto per salvare due ragazzini: disposta l’autopsia

Si indaga per omicidio colposo, il cognato: «Poteva essere salvato»

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha disposto l’autopsia sul corpo di Aurelio Visalli, 40 anni, il sottufficiale della Guardia Costiera morto annegato nel tentativo di salvare due ragazzini a Milazzo. Gli inquirenti proseguono le indagini sulle modalità con cui è stato ricercato dell’uomo in mare dopo le dichiarazioni anche del cognato che ha denunciato ritardi e mezzi inadeguati per le ricerche. I funerali inizialmente previsti per oggi a Milazzo potrebbero quindi slittare di qualche giorno.

Intanto un video sul web confermerebbe le parole del cognato di Visalli, Antonio Crea, che ha denunciato che Aurelio ed i suoi colleghi non erano dotati di attrezzature adatte per salvare i ragazzini e per tutelarsi. «Mio cognato poteva essere salvato, ci sono responsabilità molto gravi per le dinamiche con le quali lo hanno costretto ad intervenire e responsabilità dei soccorsi assolutamente in ritardo e inefficaci. Faccio queste affermazioni forti – prosegue Crea – perché inizialmente a mio cognato e a due sue colleghi era stato vietato di intervenire con la motovedetta perché il mare non lo consentiva, poi gli è stato chiesto di intervenire da terra ma come potevano farlo senza attrezzatura, non avendo ne giubbotti di salvataggio, né salvagenti, mute, corde o altro? È stata una follia».

«Ad un certo punto mio cognato è stato investito dalle onde e nessuno lo ha più visto – aggiunge – Nessuno ha tentato di salvarlo nemmeno i suo i due colleghi perché il mare era troppo forte. E dalle 13 alle 19 prima che arrivasse l’elicottero nessuno lo ha cercato veramente. Lo hanno cercato con pochi mezzi, questo anche perché la Capitaneria di Milazzo non era dotata di una nave che potesse affrontare le onde e questo ritengo sia gravissimo».

Per il cognato «ci sono molti punti oscuri in questa vicenda, su come si sono svolte le ricerche che ripeto sono iniziate troppo tardi, pretendiamo chiarezza. Ora ci hanno promesso i funerali di Stato ma noi vogliamo solo la verità».

PROCLAMATO LUTTO CITTADINO

«Lui è morto da eroe, nel tentativo di salvare un giovane – dice Giovanni Formica, sindaco di Milazzo – è un uomo che ha fatto un giuramento e lo ha onorato fino all fine. Abbiamo previsto il lutto cittadino nel giorno in cui saranno celebrati i funerali». 

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