Autobus: meno corse, pochi posti, caos alle fermate e autisti verso lo sciopero

La situazione del dopo Covid è molto pesante: a causa delle norme vigenti scarseggia la disponibilità di posti, e mancano gli autisti per aumentare le corse degli autobus. Malumore fra gli autisti che minacciano lo sciopero

Per descrivere la situazione che sibè creata a Palermo nel settore trasporti urbani da quando la città è tornata a vivere, si può approfittare del titolo di un film del 1951 di Ekia Kazan, interpretato da Marlon Brando: “Un tram che si chiama desiderio”. In realtà non sono i tram che lasciano a terra decine di passeggeri, ma gli autobus in modalità Covid. Da quando è stato riattivato il servizio pubblico, nelle poche fermate rimaste attive chi vuole prendere un autobus deve avere molta pazienza ed abituarsi ad attese lunghissime.

CAPIENZA RIDOTTA

I mezzi dell’Amat, nel dopo Covid, per evitare assembramenti possono accogliere un quarto dei passeggeri. Un autosnodato che prima poteva trasportare fino a 140 persone, oggi ne può accogliere al massimo 30. Questo significa che spesso gli autobus quando passano dalle fermate sono già al massimo della capienza, e se nessuno deve scendere tirano dritto. Chi aspetta deve sperare nella corsa successiva. E spesso, anche nelle linee più popolari e frequentate come la 101, si deve aspettare più di un’ora per potere essere presi a bordo. Nel frattempo i passeggeri in attesa aumentano, e gli assembramenti che si vogliono evitare sugli autobus si trasferiscono a terra, nelle fermate. Si creano situazioni al limite del caos, con gente inferocita che inveisce contro gli autisti, incolpevoli.

POCHI CONDUCENTI

Il problema si potrebbe parzialmente risolvere aumentando il numero delle vetture che escono dal deposito, ma non è possibile, perché mancano gli autisti. In effetti è prevista l’assunzione di 100 nuovi conducenti, ma la commissione che deve vagliare le 1.200 candidature pervenute, è stata riattivata solo da pochi giorni. L’emergenza quindi deve essere affrontata dal personale in servizio, che di conseguenza è sottoposto a continuo stress, perché deve tenere sempre sotto controllo il numero dei presenti sul mezzo, e fare scendere chi è in sovrannumero. Una situazione davvero pesante.

AUTISTI VERSO LO SCIOPERO

Per questo i sindacati dell’Amat stanno registrando molto nervosismo fra gli autisti. Che chiedono anche più sicurezza contro le aggressioni e contro i rischi di contagio. Già nei giorni scorsi era stato dichiarato uno stato di agitazione, e adesso, se non arriveranno le risposte ai problemi più pressanti, si potrebbe arrivare allo sciopero. Il disagio nasce anche dalle stringenti norme sul trasporto vigenti in Sicilia. In un intervento del presidente dell’Amat Michele Cimino, riportato dal Giornale di Sicilia, viene specificato che in altre zone d’Italia si è già iniziato a viaggiare con il cento per cento dei posti occupati. In Emilia Romagna, per esempio, si deroga al distanziamento interpersonale di un metro, indossando obbligatoriamente la mascherina e i guanti, con l’alternativa d’igienizzare le mani.

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