Auto blindata da 140mila euro, scoppia il caso sull’acquisto del sindaco Lagalla: segnalazione alla Corte dei Conti

I capigruppo dell’opposizione hanno chiesto di accertare se ci siano gli estremi di danno erariale

Lagalla

C’è l’acquisto di un’auto blindata al centro della segnalazione inviata alla Procura della Corte dei Conti dai capigruppo dell’opposizione al consiglio comunale di Palermo, primo firmatario Fabio Giambrone di Avs. La richiesta è quella di accertare se ci siano o meno gli estremi di danno erariale in merito all’acquisto da parte del Comune, disposto dal sindaco Roberto Lagalla, dal valore di 140mila euro.

Dagli accertamenti fatti dai consiglieri, infatti, la spesa non sarebbe giustificata da una decisione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e sarebbe dunque illegittima.

Auto blindata da 140mila euro, scoppia il caso sull’acquisto del sindaco Lagalla

Dopo aver appreso dell’acquisto dell’auto, una Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo, una macchina blindata di ultima generazione del valore di 134.834,57 euro, i capigruppo dell’opposizione in Consiglio Comunale, il 21 maggio, avevano chiesto all’ufficio di Gabinetto del sindaco se il provvedimento adottato fosse “sorretto da ulteriore documentazione non trasmessa correlata a specifici provvedimenti del Comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza che giustificherebbero l’acquisto di auto blindate che, come è noto, sono destinate unicamente a soggetti sottoposti a tutela e/o scorta”. Il 26 maggio l’Ufficio di Gabinetto ha risposto che “in merito a eventuali provvedimenti del Comitato dell’ordine pubblico e sicurezza, si conferma che dagli atti di questo Ufficio non risulta che il sindaco sia stato oggetto di misure di tutela o scorta. Si ritiene, inoltre, che l’utilizzo di auto blindate non è precluso a soggetti non sottoposti a tali provvedimenti”.