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Bonus affitto giovani - fonte pexels - palermolive.it
Bonus affitto giovani 2025, un aiuto concreto che passa da una detrazione fiscale: ecco come accedere alla misura
Nel 2025, le agevolazioni per l’affitto rimangono uno strumento importante per sostenere i giovani e le famiglie, anche se il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione non è stato rifinanziato dalla Legge di Bilancio. Esistono comunque diverse misure alternative, alcune a livello nazionale, altre gestite da Regioni, Comuni o dall’INPS, che consentono di ridurre le spese legate al canone di locazione.
Tra le principali agevolazioni spicca il bonus affitto giovani, una detrazione fiscale pari al 20% del canone di locazione fino a un massimo di 2.000 euro. Il beneficio è riservato ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni, con un reddito complessivo annuo fino a 15.493,71 euro e un contratto d’affitto destinato a residenza. Sono esclusi immobili di lusso, alloggi di edilizia pubblica e immobili turistici non adibiti a uso residenziale.
Gli studenti universitari che si trasferiscono in un’altra città per motivi di studio possono usufruire di un bonus affitto dedicato. Per il 2025, il fondo è stato potenziato e sono stati introdotti requisiti di merito, come il rispetto di un certo numero di crediti formativi. L’accesso all’agevolazione richiede un ISEE fino a 20.000 euro, un contratto d’affitto registrato e l’assenza di altri finanziamenti per l’alloggio. Le domande vanno presentate tramite il bando del proprio ateneo, seguendo le indicazioni sulle modalità di invio e documentazione richiesta.
L’INPS gestisce alcune misure che includono una quota per il pagamento dell’affitto. L’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto Formazione e Lavoro (SFL) prevedono contributi destinati a coprire in parte o totalmente il canone di locazione, rivolti a famiglie con ISEE basso o a chi frequenta corsi di formazione. Queste misure richiedono la verifica di reddito, patrimonio e requisiti specifici, sostituendo strumenti precedenti come il Reddito di Cittadinanza.
Incentivi per lavoratori dipendenti
Per chi si trasferisce per motivi di lavoro, esiste un bonus affitto erogato dal datore di lavoro fino a 5.000 euro annui per un massimo di due anni. Il beneficio è destinato a lavoratori assunti a tempo indeterminato che si spostano di almeno 100 chilometri dalla precedente residenza. L’importo non è tassato, ma viene considerato nel calcolo dell’ISEE e dei contributi previdenziali, incentivando la mobilità lavorativa dei giovani.
Diversi Comuni e Regioni offrono ulteriori incentivi. In Lombardia, ad esempio, il programma “Perlaffitto” sostiene famiglie con ISEE fino a 26.000 euro. Milano prevede la Misura Unica 2025, con contributi fino a 2.400 euro per giovani under 35. Anche la Campania ha stanziato oltre 13 milioni per il sostegno al pagamento dell’affitto. Queste iniziative consentono di adattare le misure alle specifiche esigenze locali.

Come fare domanda
Le modalità di richiesta variano in base alla misura, ma la maggior parte dei bonus può essere richiesta online tramite portali dedicati. È essenziale leggere attentamente i bandi, rispettare le scadenze e allegare tutta la documentazione richiesta, come ISEE, contratto di locazione e dichiarazioni aggiuntive per studenti o lavoratori. Prima di presentare domanda, è fondamentale assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti. Nel caso di bonus complessi come quelli gestiti dall’INPS, i criteri di accesso possono essere articolati e specifici.
Informarsi con anticipo permette di non perdere l’opportunità di accedere a contributi preziosi per ridurre le spese abitative. Il bonus affitto giovani 2025 e le altre agevolazioni rappresentano un aiuto concreto per chi affronta il mercato dell’affitto in un contesto economico difficile. Conoscere le misure disponibili, rispettare i requisiti e seguire le istruzioni dei bandi è il primo passo per ottenere sostegno economico e migliorare la gestione delle spese abitative.
