Per un cadavere murato in una villa della Brianza, arrestato un pregiudicato nisseno

I resti rinvenuti nel 2019 in una villa a Senago nel milanese. A svelare il mistero è stato un nuovo pentito che collabora con la Dda di Caltanissetta

Per la vicenda del cadavere trovato murato nel gennaio del 2019 in una parete di una villa   a Senago (Milano), in Brianza,  i Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Caltanissetta e Monza, al termine di una complessa attività investigativa, all’alba di oggi hanno notificato a Salvatore Tambè, un 45enne di Riesi, un paese in provincia di Caltanissetta,  una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza.

L’ACCUSA

L’accusa fatta al Tambè, già agli arresti domiciliari con l’imputazione di aver fatto parte dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra” della famiglia di Riesi, è quella di essere stato, nel 2013 a Muggiò (in Provincia di Monza e Brianza), esecutore materiale di un omicidio volontario e successivo occultamento di cadavere. La vittima, il cittadino albanese Lamaj Astrit era scomparso nel gennaio 2013 ed è stato ritrovato il 15 gennaio 2019 murato in una parete della villa di Senago .

DICHIARAZIONI DI UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA

Le indagini sulla scomparsa dell’albanese, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno avuto una svolta con le dichiarazioni rilasciate da un collaboratore di giustizia e rappresentano lo stralcio di un procedimento penale che ha visto coinvolti altri 5 coindagati, già destinatari, nel marzo 2019 e per gli stessi fatti, di una precedente ordinanza di custodia cautelare.