Alluvione: la Procura valuta l’apertura delle indagini mentre la mobilità va in tilt

Pronta un’indagine per accertare le responsabilità. Intanto traffico e caos soffocano la città

Dopo l’inaspettato diluvio sceso su Palermo nella giornata di ieri, la Procura di Palermo sta valutando l’apertura di un’indagine che dovrebbe accertare eventuali responsabilità nell’assenza di misure volte alla prevenzione di fenomeni atmosferici di questo tipo, anche inaspettati. Intanto si attendono novità ufficiali sulla notizia, non confermata, di due possibili vittime annegate dalla furia dell’acqua. 

NELL’ATTESA DI RISTABILIRE LA NORMALITÀ, LA CITTÀ RESTA PARALIZZATA

Ci vorranno ancora ore per liberare la strada dalle vetture e dall’acqua soprattutto nella zona di via Leonardo da Vinci dove i Vigili del fuoco stanno ancora cercando i dispersi. Complessivamente sono circa 300 gli interventi dei pompieri nel corso della notte sia dentro che fuori dalle abitazioni. Diverse palazzine sono state definite a rischio crollo e dunque evacuate con urgenza.

Mentre si cerca di tornare alla normalità, la città subisce i disagi del rallentamento alla viabilità che il temporale ha provocato, anche nelle zone non particolarmente colpite. La causa principale è l’impercorribilità di molte vie alternative e di viale Regione Siciliana che, in condizioni di normalità, contribuiscono al deflusso della automobili fuori dalle già affollate strade del centro cittadino. Dunque ore di caos lungo le strade di Palermo, impegnata a fronteggiare un’improvvisa emergenza.

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