Valle Oreto, approvati due progetti per la riqualificazione ambientale e la fruibilità

Un percorso virtuoso iniziato anni fa, al quale hanno contribuito associazioni ambientaliste e comitati

Il fiume Oreto, vincitore del secondo premio del concorso “I luoghi del cuore” indetto dal Fondo Ambiente Italiano,  finalizzato a riqualificare monumenti e aree di interesse ambientale, storico, artistico e culturale, sarà presto oggetto di una poderosa azione di riqualificazione, resa possibile grazie ai fondi della Rete Natura 2000 nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014/2020.

Il tratto interessato è quello compreso tra il ponte Corleone e la foce del fiume e annovera, tra gli interventi più significativi, il ripristino ambientale attraverso interventi che comprendono la rimozione delle discariche di inerti e rifiuti urbani e la demolizione di fabbricati abusivi. Il tutto, per un importo di oltre 5,6 milioni di euro, fondi che consentiranno di procedere alla sistemazione e alla realizzazione di sentieri e percorsi di visita, al mantenimento e al recupero di siepi, arbusti e filari di alberi in aree agricole.

RIQUALIFICAZIONE DEL BACINO FLUVIALE

Tra le altre azioni previste nell’ambito del progetto, elaborato dagli architetti Giuseppina Liuzzo e Giovanni Sarta, figurano anche la riqualificazione del bacino fluviale, l’eradicazione di specie infestanti autoctone e la realizzazione di un centro di educazione ambientale e di alcuni punti di accoglienza, iniziative di sensibilizzazione al rispetto dell’ecosistema e la creazione di un museo di sculture a cielo aperto nel territorio della Valle dell’Oreto.

IMPORTANTE LA COLLABORAZIONE CON I CITTADITI E I COMITATI

Una buona notizia – figlia del premio assegnato dal FAI, circa 60 mila euro, che ha avuto il merito di dare il via all’intero processo di riqualificazione – accolta con soddisfazione da Leoluca Orlando e Sergio Marino, rispettivamente sindaco e assessore con delega alle Aree protette, ai parchi e alle riserve di interesse naturalistico del Comune di Palermo, che agirà in sinergia con la Regione Siciliana e altri Comuni che insistono sullo stesso bacino fluviale: di primaria importanza, la collaborazione con i cittadini e i comitati che spesso hanno sollecitato interventi e si sono fatti promotori di iniziative finalizzate alla tutela dell’area.

LAVORO FITTO E COSTANTE

Un lavoro fitto e costante, del quale finalmente la collettività potrà ora beneficiare.

“Si tratta – spiega il consigliere comunale Paolo Caracausi, alla guida della Terza Commissione, che si occupa, tra l’altro, di ville e giardini – di un percorso intrapreso due anni fa, all’insegna del coinvolgimento di numerose associazioni ambientali di volontariato, congiuntamente all’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro e all’assessore comunale all’Ambiente Giusto Catania e alla stessa Commissione che mi onoro di presiedere”.

ALTOFONTE E MONREALE

Un percorso che comincia a dare i primi frutti e che ingloba le cittadine di Altofonte e Monreale.

“Tutti insieme – spiega Caracausi – siamo impegnati a consegnare alla città di Palermo e ai Comuni vicini un fiume nuovo e vivibile: la strada è ancora lunga e tortuosa ma sono certo che riusciremo a compierla, anche in considerazione dell’impegno di tante donne e tanti uomini”.

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