Settima vasca di Bellolampo, Orlando: «Disarmante chiarezza in ricostruzione dei ritardi»

Bellolampo: RAP scrive a Regione. Le parole di Orlando

Problemi di ieri, problemi di oggi, quelli che la Rap continua a vivere che riguardano la ricapitalizzazione, il contratto di servizio, gli extra costi per il conferimento in esterno della spazzatura e la costruzione della settima vasca nella discarica di Bellolampo.

Bellolampo è andata in tilt perché da un anno e mezzo si attende la realizzazione della settima vasca.  Il governo nazionale nel marzo 2018 aveva dato poteri speciali a una struttura commissariale guidata dal governatore Nello Musumeci e dal dirigente del dipartimento Acque e rifiuti, Salvo Cocina. Ma ad oggi non c’è nemmeno il bando di gara. Da qui il caso. Senza vasche disponibili, Bellolampo può solo trattare i rifiuti per mandarli poi altrove. Ma anche l’impianto di trattamento è andato in difficoltà e ad oggi si sono accumulate nei piazzali e dentro l’impianto 30 mila tonnellate di rifiuti. 

SCINTILLE FRA RAP E REGIONE

Ancora annunci e tempi che non vengono rispettati per mille motivi. La VII vasca di Bellolampo sembra ancora un miraggio. Sui tempi della realizzazione della VII vasca e di raccolta tornano le scintille, fra la Rap e la Regione, in un botta e risposta sulla responsabilità dei ritardi.

ORLANDO: “COMPLETARE AL PIU’ PRESTO LA VII VASCA”

La nota con cui oggi la RAP ha risposto ancora una volta al Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti sulla vicenda della VII vasca di Bellolampo è disarmante nella sua chiarezza – sottolinea Leoluca Orlando – e nella ricostruzione puntuale dei gravissimi ritardi che stanno caratterizzando questo progetto. Ancora una volta, non solo come sindaco di Palermo ma anche come Presidente di ANCI Sicilia vista la rilevanza strategica di Bellolampo nel settore dei rifiuti in Sicilia, non posso che sollecitare la Regione ed il nuovo Capo Dipartimento alla massima attenzione. Completare al più presto la VII vasca sarà sotto il profilo pratico un modo per ridurre in modo drastico i costi per la RAP, per Palermo e per la stessa Regione e, soprattutto, sarà un segnale importantissimo del ruolo che il Governo regionale intende davvero assegnare all’impiantistica pubblica come valida alternativa al soffocante oligopolio privato.”

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